Controlli a tappeto sulla filiera della pesca. Dall’attività di cattura, allo smercio all’ingrosso fino alla vendita al dettaglio. Li sta eseguendo da tempo la guardia costiera di Vasto.
Intanto, l’Arco, associazione che si occupa di tutela dei consumatori, al termine del consueto giro annuale d’ispezione in supermercati, punti vendita della media distribuzione e mercati di Vasto, segnala: “In alcune pescherie di Vasto abbiamo riscontrato che, vicino alle specie ittiche commercializzate, non viene indicata la data in cui sono state pescate”, racconta Franco Venni, presidente di Arco consumatori Abruzzo. “Non vorremmo trovare sulle nostre tavole il persico del Tanganika, privo di tracciabilità e, di conseguenza, potenzialmente dannoso per la salute”.
I controlli – “La data di pesca non fa parte delle informazioni obbligatorie”, precisa il tenente di vascello Giuliano D’Urso, comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Punta Penna. Da parte die militari “il controllo è quotidiano – assicura l’ufficiale – e abbiamo riscontrato nelle pescherie di Vasto una sostanziale regolarità della vendita, sia pure con alcune eccezioni non gravi. Abbiamo verificato che i commercianti rispettano l’obbligo relativo alle informazioni obbligatorie a tutela della tracciabilità del prodotto e della salute dei consumatori”. A breve verranno resi noti i risultati delle indagini.