E’ uno degli angoli più affascinanti della città, a due passi dal centro storico ma immerso nel verde. Fonte Nuova, costruita nel 1849 lungo la strada che conduce alla Marina, sembra essere l’oggetto preferito dei vandali. A nulla servono le denunce, gli appelli. Lo scorso luglio era stata nuovamente segnalato lo stato in cui era stata ridotta tutta l’area (clicca qui). Ora le cose sono ancora peggiorate, come mostrano le immagini scattate da Costanzo D’Angelo e pubblicate nella galleria fotografica.
Nel 2000 erano stati gli alunni della scuola elementare Peluzzo, in un gesto di grande spirito civico, a restituire la dignità alla fonte. Poi l’amministrazione ha cercato di far fronte ai danneggiamenti, fino ad un paio di anni fa. Ma la lotta tra la comunità ed i vandali sembra proprio essere combattuta ad armi impari.
Ogni anno il Comune spende migliaia di euro per riparare i danni al patrimonio pubblico causati dai vandali. Soldi che potrebbero essere investiti in altre attività. Magari proprio in quelle attività sociali che mancano tanto alla città. La Loggia Amblingh ha resistito poco. I muretti imbiancati sono tornati ad essere riempiti di scritte di ogni genere, le fioriere divelte, le panchine distrutte.
Fonte Nuova può essere eletta a triste emblema del vandalismo, una “Fonte della vergogna“. Tutto questo è danno e beffa. Perchè poi le cose da riparare vengono riparate con i soldi di tutti. O, come purtroppo spesso accade, lasciate all’abbandono perchè, specie in tempi di magra per le casse municipali, non ci sono soldi. Accadrà così anche per Fonte Nuova? Chissà che coinvolgere nuovamente le scuole non possa rappresentare la chiave per educare tutti al rispetto dei beni comuni. Intanto Fonte Nuova è ricoperta di scritte e scarabocchi, le panchine devastate, i rifiuti ovunque. Si potrebbe aggiungere un cartello a quello già presente. “Distrutta dai vandali nel 2013”.