“Il sindaco di Cupello si avventura in un paragone, piuttosto incauto, con quanto avvenuto 50 anni fa, periodo durante il quale i nostri padri non ci pensarono due volte a sfruttare il metano, palesando con tale affermazione un’arretratezza di pensiero non da poco”. Lo afferma Alessandro Cianci, coordinatore provinciale di Sinistra ecologia e libertà, riferendosi alle dichiarazioni di Angelo Pollutri, che si è detto favorevole alle perforazioni petrolifere. Si accende il dibattito politico proprio alla vigilia della battaglia legale in cui il Comune di Vasto si schiera con gli ambientalisti sul fronte del no, mentre il ramo italiano della compagnia inglese Medoilgas ricorre al Tar del Lazio contro lo stop imposto dal ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, che obbliga la società petrolifera a far esaminare il progetto dall’apposita commissione Aia (autorizzazione integrata ambientale). Con la Medoilgas si schiera, invece, Confindustria, sostenendo ad adiuvandum il ricorso al Tar.
“Innanzitutto – aggiunge il leader provinciale di Sel – l’Italia del 1950 non è quella del 2013 e, sebbene il sindaco Pollutri li accosti nel raffronto, il metano non è il petrolio. Pensare che il futuro passi per il petrolio e la petrolizzazione della nostra costa significa, inequivocabilmente, essere rimasti fermi, per l’appunto, a 50 anni fa.
C’è praticamente unanimità tra gli esperti del settore circa il fatto che dal punto di vista economico la petrolizzazione dell’Abruzzo non porterà alcun beneficio netto ai cittadini.
La posizione dei due esponenti politici appare più vicina a quella promossa da Paolo Privamera, presidente di Confindustria, che, ad andar bene, persegue gli interessi di una piccola cerchia di imprenditori.
La petrolizzazione dell’Abruzzo rappresenterebbe un colpo durissimo per le nostre economie e non avrebbe alcun vantaggio tangibile per le industrie locali: si ricorda che a Gissi esiste una turbogas che non ha evitato la chiusura delle aziende della zona, senza aggiungere che gli idrocarburi mettono costantemente a rischio il nostro ambiente e, quindi, la salute degli Abruzzesi.
Ci chiediamo quale sia, pertanto, la posizione ufficiale del Pd, quella espressa in campagna elettorale o, piuttosto, quella espressa da Amato e Pollutri in questi giorni.
Abruzzo regione verde dell’Europa. Questa è la battaglia che porteremo avanti. Spero, come Sinistra ecologia e libertà, di poter portare avanti questa battaglia insieme a tutto il Pd. In caso contrario faremo senza, lo faremo assieme ai cittadini ed alle associazioni abruzzesi. Sicuramente non censureremo il nostro modo di pensare per calcoli politici”.