Dal 2001 al 2011 arbitro a disposizione della CAN A, nel 2010 miglior arbitro AIC, tra le gare più importanti dirette 3 finali di Coppa Italia, 2 derby di Milano, 3 derby di Roma, 2 derby di Genova, 1 Milan-Juventus, 1 Juventus-Roma, 2 Milan-Roma e 2 Roma-Inter, nel 2006 sfiora la nomina di arbitro Internazionale.
Basterebbe, a chi non lo conosce, questa breve descrizione per comprendere l’importanza del personaggio che abbiamo avuto l’onore di ospitare venerdì 18 ottobre in una speciale Riunione Tecnica. In realtà, Emidio Morganti, non avrebbe bisogno di presentazioni. Oggi ricopre per la terza stagione consecutiva il ruolo di componente nella Commissione di CAN B.
Mimì, come si firma nell’ultima slide della sua presentazione, analizza la figura dell’arbitro e le fasi di preparazione alla gara. Si parte da un concetto basilare: “Essere all’altezza del ruolo”. Un concetto che si dovrebbe applicare nella vita di tutti i giorni ma che, nel nostro caso, significa conoscenza del Regolamento e preparazione atletica prima di tutto, dando per scontato caratteristiche quali serietà, onestà, professionalità, delle quali noi arbitri dovremmo essere dotati.
Ma tutto ciò non basta, un buon arbitro deve saper dirigere una partita e per farlo bene deve prepararsi ad essa. La preparazione alla gara inizia già nel momento della designazione. In che modo? Studiando le squadre, per quanto ci è possibile, analizzarne il gioco, prendere in considerazione tutti quegli elementi che possono influire durante la gara. “Una gara va affrontata con concentrazione” ribadisce Morganti.
In campo dobbiamo “elaborare la realtà” che ci circonda, stadio, pubblico, emozioni, dobbiamo “individuare le priorità” durante la partita e soprattutto dobbiamo “dare credibilità anche nell’incertezza”.
Questa una breve sintesi della riunione tecnica presieduta da Mimì, che si è poi sottoposto alle domande di rito, tra curiosità, aspetti tecnici e consigli, coinvolgendo la platea presente e partecipe. Un’ora e mezza, un incontro lungo e piacevole, che siamo sicuri, ha lasciato il segno in quei ragazzi più giovani che rincorrono la propria Serie A.
Morganti ci ha ricordato di come impegnativo e ricco di responsabilità sia il nostro ruolo e che, nonostante ciò, dobbiamo accettare l’errore e sfruttarlo come un’opportunità di crescita, lasciandoci scivolare addosso le critiche offensive che ci vengono rivolte, d’altronde: “Nell’arena siamo gli unici a guardare il toro negli occhi”. Poi prosegue “è facile giudicare dalla tribuna o ancora meglio dal divano con replay e fermo-immagine”.
In chiusura di riunione, il presidente Nicola Molino ha omaggiato il nostro ospite con un piccolo pensiero, a ringraziamento, della visita e delle belle parole spese. La serata, come consuetudine, è proseguita presso una pizzeria, dove tutti insieme abbiamo assistito alla partita Roma-Napoli, degustando le specialità del locale.
Gilberto D’Annunzio
Foto – Emidio Morganti a Vasto
L’arbitro Emidio Morganti in visita alla sezione Aia di Vasto