Dieci milioni di euro. E’ la richiesta di risarcimento danni che due società costruttrici di un complesso edilizio sequestrato dalla magistratura formulano nei confronti del Comune di Vasto. E’ la vicenda legale delle imprese Paglione srl e Paglione snc, imputate nel procedimento riguardante cantiere del Residence Plaza, sulla collina di Montevecchio, sequestrato il 12 aprile 2012 dal Gip del Tribunale di Vasto su richiesta del procuratore capo, Francesco Prete
“In data odierna – scrive in un comunicato l’avvocato Rosario di Giacomo – il Tribunale di Vasto, nella persona del giudice Michelina Iannetta, alla presenza del procuratore capo Francesco Prete e dei difensori delle parti, aprendo uno spiraglio giurisprudenziale innovativo, basato su un recente filone della suprema Corte di Cassazione, ha accolto la costituzione di parte civile delle società dal sottoscritto patrocinate, nei confronti del dirigente del Settore Urbanistica, chiamando il Comune di Vasto a rispondere civilmente per l’operato del proprio dipendente, nel caso in cui venisse accolta la tesi accusatoria.
Le società, che sono anche imputate nello stesso procedimento, ritengono di aver correttamente operato in piena conformità agli atti licenziati dal Comune di Vasto e di aver agito nella presunzione che tali provvedimenti fossero formalmente e sostanzialmente legittimi. Il danno lamentato e richiesto dalle società ammonta ad oltre dieci milioni di euro”.
Secondo la Procura, invece, il fabbricato sarebbe un complesso residenziale, in contrasto con la normativa di pianificazione territoriale, che prevede in quella zona strutture turistiche. Il 13 aprile 2012, nel motivare il provvedimento, il procuratore spiegava in un comunicato che “si contesta l’aggiramento di vincoli normativi e la realizzazione di residenze private in aree nelle quali queste non sono consentite dallo strumento urbanistico. Nel caso di Montevecchio si contesta la lottizzazione abusiva e un intervento edilizio illegittimo, poiché le villette abitative sono state costruite in una zona a vocazione turistica, qui sono stati sequestrati in totale 42 immobili e le strutture pertinenziali del complesso”.