Un indagato viene trasferito dal carcere di Pescara a quello di Teramo, altri due chiedono di essere scarcerati. Sono gli ultimi sviluppi di Car Wash, l’inchiesta con cui gli investigatori ritengono di aver sgominato una banda specializzata nel traffico di droga: cocaina, eroina, marijuana, hashish e metadone provenienti dall’altra sponda dell’Adriatico sbarcavano a Bari per mano di un clan albanese e ogni mese dalla Puglia giungevano a Vasto. La base logistica da cui gli stupefacenti venivano smerciati era, secondo Procura e carabinieri, un autolavaggio di via San Michele.
Su disposizione della Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila, uno dei 10 indagati, Massimiliano Cagnazzo, 42enne originario della provincia di Lecce, è stato trasferito nel penitenziario di Castrogno, a Teramo.
Gli altri arrestati sono Alessandro Astro, 32 anni, di Napoli, proprietario di un autolavaggio di Vasto ritenuto dagli investigatori base logistica dell’organizzazione; Michele Ciccotosto, 47, di Vasto; Sergio Delle Donne, 40, di Vasto; C.G., 21, di Vasto; Andrea Florio, 35, di Vasto; Mirko Di Giacomo, 31, di Vasto; Luigi Satalino, originario di Bari, 50 anni; Giovanni Giuliano, 36 anni, originario di Napoli; e due persone di cui gli investigatori hanno fornito solo le iniziali: G.C., 21 anni, di Vasto, e D.V.E., 34enne di San Salvo. Sono rappresentanti dagli avvocati Giovanni Cerella e Massimiliano Baccalà.
Per Di Giacomo e G.C., Cerella ha chiesto la scarcerazione “sul presupposto – dice il legale – che la posizione di entrambi è più lieve rispetto a quella degli altri indagati”.