Mentre in Val Sinello le aziende continuano a chiudere, il mondo della politica continua a vivere di accese tensioni che forse poco possono portare come contributo alla risoluzione dei problemi. Nicola Argirò, presidente della commissione attività produttive della Regione Abruzzo domani non parteciperà al convegno organizzato dal Pd sul tema “Crisi industriale ed occupazionale del Vastese. Quale futuro?“, contrariamente a quanto annunciato. Il motivo? Ad Argirò non sono piaciute le dichiarazioni rilasciate al quotidiano Il Centro da Camillo D’Amico, capogruppo del Pd in Consiglio provinciale e promotore dell’evento. “Ravviso elementi di sciacallaggio politico facilmente riconducibili al clima da elezioni regionali, e quel che è peggio sulla pelle di centinaia di lavoratori”, è la dura accusa di Argirò.
Lo “scontro” tra i due esponenti politici, che pure in passato hanno avuto forti divergenze, raggiunge i livelli massimi, in una fase in cui ci sarebbe bisogno dell’unità d’intenti, come auspicato in tante assemblee davanti ai cancelli della ex Golden Lady, da lavoratori e sindacati. “Il mio impegno sulla vicenda rimarrà costante nell’unico obiettivo di assicurare un futuro a persone che oggi vivono un grave disagio”, scrive Argirò nel sua nota, esprimendo il rammarico per non poter rispondere all’appello di Maria Amato, che lo aveva invitato a parteciapare.
La nota di Argirò
Dopo aver letto stamane le accuse strumentali di D’Amico sul quotidiano “Il Centro”, annuncio la mia assenza al convegno di domani a Gissi, contrariamente a quanto inizialmente deciso, perché ravviso elementi di sciacallaggio politico facilmente riconducibili al clima da elezioni regionali, e quel che è peggio sulla pelle di centinaia di lavoratori. Mi spiace non rispondere all’appello educato e gentile dell’On. Amato, che avevo accolto con spirito propositivo e animato da quel clima di unione necessario per portare a casa obiettivi comuni di salvaguardia occupazionale, ma le parole gratuitamente offensive dello stesso D’Amico mi spingono a seguire la vicenda con l’impegno di sempre nelle sedi più opportune.
Entrando nel merito di quanto falsamente affermato, ricordo che l’Area di crisi Valsinello è stata riconosciuta dalla Regione Abruzzo nel luglio 2011, sull’Area di crisi a livello nazionale il Pd ha strumenti e uomini per concludere positivamente la vicenda, considerato che il capo del Governo è Letta (Pd), ministro del Lavoro Zanonato (Pd), sottosegretario Legnini (Pd).
L’Area di crisi Valsinello per quanto riguarda i fondi regionali ha riconosciuto il 20/10/2012 15.000.000 di euro per nuovi investimenti o ristrutturazioni aziendali, inoltre con “Lavorare in Abruzzo 2” incentivi di 10.000 euro a lavoratore per assunzioni a tempo indeterminato, con premialità nei bandi proprio per le aziende presenti a Gissi.
Ai tavoli ministeriali la Regione è stata sempre presente ed impegnata nel progetto di riconversione, che è nelle mani del Ministero presieduto da Zanonato, da cui dipende quel Castano che andrebbe sollecitato ad una riconversione diversa e migliore rispetto a quella precedentemente fallita.
Il mio impegno sulla vicenda rimarrà costante nell’unico obiettivo di assicurare un futuro a persone che oggi vivono un grave disagio determinato da scelte, anche discutibili, di proprietà che hanno deciso di delocalizzare l’attività trascurando anni di sacrifici delle proprie maestranze.
Nicola Argirò
Consigliere regionale Pdl