Tensione, rabbia nel faccia a faccia nella sede di Confindustria Vasto. E oggi i lavoratori presidiano i cancelli della fabbrica. E’ naufragata la trattativa per la vendita del Pantalonificio d’Abruzzo. La fabbrica di Gissi, di proprietà del Gruppo Canali, rischia la chiusura. Torna l’incubo per 97 dipendenti, in gran parte donne.
La crisi – Il Gruppo Canali, tradizionalmente uno dei più prestigiosi nel mondo della moda maschile, a settembre 2012 aveva annunciato il licenziamento del 30% del personale, mentre a ottobre aveva deciso la chiusura dell’intero stabilimento. Il problema, oltre al calo generalizzato delle vendite che riguarda tutti i settori, è anche un altro: il pantalone elegante maschile è un articolo in caduta libera perché è cambiata la moda e, sempre più spesso, alla giacca viene abbinato il jeans, anche perché costa meno. Sono pochi, ormai, i clienti che comprano il vestito completo.
Uno spiraglio si era aperto il 3 dicembre 2013. Il gruppo di Triuggio (Monza) e i sindacati confederali avevano trovato un accorso sui contratti di solidarietà: per un anno lavorare meno, accettando una riduzione dello stipendio, ma lavorare tutti. Evitando di chiudere la fabbrica della Val Sinello per salvare i posti di lavoro degli stabilimenti principali, che si trovano al Nord Italia.
Naufragata la trattativa – Si è interrotta bruscamente ieri la trattativa tra un’importante società tessile emiliana e la Canali. Era stata la Wollo di Torino, società di intermediazione nel campo delle riconversioni industriali, a intavolare il confronto nei mesi scorsi. Ma nel faccia a faccia decisivo, nella sede dell’associazione industriali di Vasto, la tensione è salita alle stelle nel momento in cui l’acquirente si è disimpegnato dalle contrattazioni. La Canali ha ribadito l’intenzione di dismettere il sito produttivo di Gissi. I sindacati hanno fatto la voce grossa, indicendo per oggi un presidio di protesta che nelle prossime settimane potrebbe diventare permanente. Tra meno di tre mesi scadono i contratti di solidarietà. Ora la paura è che siano a rischio anche altri 300 posti di lavoro nel reparto giacche. C‘è tempo fino al 14 gennaio per salvare la fabbrica.
Foto – Salta la vendita del Pantalonificio d’Abruzzo, la protesta dei lavoratori
A Gissi presidio degli 85 dipendenti del Pantalonificio d’Abruzzo: la trattativa per la vendita della fabbrica è naufragata e ora il Gruppo Canali, proprietario dello stabilimento, ribadisce l’intenzione di chiudere.