Quattro anni e tre mesi di carcere. Con la sentenza emessa ieri dalla Corte di cassazione, diventa definitiva la condanna nei confronti di un pedofilo 50enne del Vastese. Confermata la pena irrogata dai giudici di primo e secondo grado. La vittima, oggi quindicenne, attraverso il tema in classe aveva raccontato la violenza subita.
La vicenda – All’epoca dei fatti, nel novembre 2010, aveva 12 anni la ragazzina violentata da un amico di famiglia. La giovanissima vittima non ce l’aveva fatta a confidare ai genitori quanto era stata costretta a subire da un uomo che i familiari credevano un amico. Era, però, riuscita a trovare il coraggio di scrivere sul tema in classe quello che le era accaduto. I docenti della scuola avevano allertato la famiglia. La vicenda giudiziaria è iniziata così.
L’uomo, un operaio 50enne del Vastese, era stato condannato in primo grado il 6 marzo 2012 a 4 anni e 3 mesi, su decisione del gup del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, che nella sentenza ha comminato all’imputato una punzione superiore a quella chiesta dal pm, Francesco Prete, che nella sua requisitoria aveva formulato una richiesta di 4 anni di carcere.
La sentenza è stata successivamente confermata dalla Corte d’appello dell’Aquila e, ieri, anche dalla Cassazione. Soddisfazione per l’esito dell’iter processuale viene espressa da Angela Pennetta, avvocato della vittima.