Due anni fa era stata la cavalcata del Pescara guidato da Zeman ad infiammare gli sportivi abruzzesi. Quest’anno, invece, tocca alla Virtus Lanciano recitare la parte della “piccola” vincente. La formazione rossonera continuna a vincere e stupire, con 22 punti conquistati nelle prime 10 giornate ed un primato in classifica che accende gli entusiasmi della città e non solo.
La squadra della presidentessa Valentina Maio è ancora imbattuta nel campionato cadetto e sta vivendo un sogno sportivo forse inimmaginabile in estate. La programmazione degli ultimi anni, con una cura meticolosa del settore giovanile e una gestione sana della prima squadra, sta dando i risultati sperati.
L’entusiasmo attorno alla squadra e alla città cresce di settimana in settimana. In tutta Italia si parla di Lanciano e sono tanti gli operatori dei mass media che raggiungono la città frentana per raccontare la storia di questa squadra, semisconosciuta fino a qualche anno fa e che ora si trova a guidare la classifica della serie B. La strada verso la serie A è ancora molto lunga ma chissà che la Virtus non possa riproporre quanto già fatto da una realtà come il Chievo Verona, partita come seconda squadra della città e divenuta negli anni una presenza fissa nella massima serie.
La vittoria di oggi a Crotone, contro una formazione da alta classifica, rappresenta un altro tassello nel cammino della squadra guidata da Marco Baroni. Due a uno e festa in campo e in città. E l’esplosione del fenomeno-Virtus arriva nel momento in cui il Pescara, che l’anno scorso è retrocessa mestamente dalla serie A, vive momenti neri, con un’altra sconfitta arrivata all’Adriatico per mano del Latina.
La famiglia Maio gongola, il sindaco Pupillo ringrazia per questa “promozione” gratuita della città e i tifosi sperano che tra qualche mese le cose possano andare bene come in questo avvio di campionato. Nel resto della regione, che vive di accese rivalità campanilistiche, dopo l’ondata di entusiasmo per il Pescara avuta due anni fa, ci si divide sull’interesse per la Virtus.
A Vasto, dove la rivalità calcistica con i lancianesi affonda le radici nella storia, c’è chi continua ad ignorare quanto sta accadendo e chi guarda con un pizzico d’invidia a come da quelle parti si sia riusciti a costruire mentre in riva all’adriatico si continua a soffrire nel campionato di Eccellenza, con due squadre che si “soffiano” risorse ed energie a vicenda e una scarsa efficienza dei settori giovanili. E intanto a 40 chilometri e poco più dall’Aragona si vivono grandi sfide calcistiche con il sogno serie A da accarezzare fino alla prossima primavera.