La svolta nell’inchiesta sulla riviera a luci rosse arriva dai soldi: i trasferimenti di denaro verso l’estero e gli affitti troppo alti, dietro cui si può nascondere lo sfruttamento della prostituzione. Cinquanta appartamenti di San Salvo Marina, ma anche del centro abitato di San Salvo, finiscono nel mirino della polizia municipale, che sta ultimando le indagini iniziate un anno fa.
In quelle case sono state identificate circa 80 giovani donne, quasi tutte straniere, principalmente brasiliane e dominicane.
L’inchiesta – Sono in dirittura d’arrivo i controlli dei vigili urbani, che faranno rapporto alla polizia, alla finanza e all’Agenzia delle entrate. L’illecita cessione del fabbricato comportà di per sé 500 euro di multa, ma dietro gli affitti potrebbe nascondersi lo sfruttamento della prostituzione.
Se, ad esempio, il canone di locazione di un appartamento di San Salvo Marina è pari a 200 euro e, invece, ad alcune inquiline ne vengono chiesti 600, questo può significare che non si tratta di un semplice affitto. A breve, le forze dell’ordine saranno in grado di colpire i proprietari o, eventualmente, le agenzie che abbiamo violato la legge all’insaputa degli stessi titolari delle abitazioni.
Negli appartamenti di San Salvo Marina, centinaia di alloggi vuoti nei mesi autunnali e invernali, si celano le case d’appuntamenti. Nonostante la crisi, che prosciuga i portafogli di tanti cittadini, il mercato del sesso rimane fiorente. Il giro di clienti non diminuisce. La legge punisce sia lo sfruttamento che il favoreggiamento della prostituzione.
Soldi all’estero – L’altro fronte su cui gli investigatori si stanno muovendo è quello dei money trasfer: i soldi che, ogni settimana, vengono trasferiti all’estero dalle persone identificate. Se non hanno un lavoro, come fanno a spostare continuamente somme di denaro? Gli agenti avrebbero accertato una cifra complessiva che, dall’inizio dell’inchiesta, ammonta a centinaia di migliaia di euro.