“Si tratta di un provvedimento antipatico, che il Governo nazionale ci impone di adottare”. Però, riguardo all’assenza che, insieme all’uscita dall’aula dell’opposizione, ha fatto venir meno il numero legale e saltare la seduta, “non è dipesa né da Del Casale, né da Lembo, ma da me, che sono arrivato in ritardo per motivi di lavoro. Ai colleghi di maggioranza ho già chiesto scusa per aver facilitato, in questo modo la fuga dell’opposizione”. Così Francesco Menna, capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Vasto, si assume le sue responsabilità e critica i consiglieri di minoranza, che due giorni fa hanno abbandonato la Commissione congiunta, chiamata a stabilire il regolamento Tarsu, la tassa sui rifiuti e servizi.
“Si tratta – commenta Menna – di un provvedimento antipatico, che il Governo nazionale ci impone di adottare su una questione, il tributo sui rifiuti e servizi, ancora in discussione in Parlamento. Riaguardo alla Tarsu, il Comune può solo decidere come diminuire le tariffe per le categorie di persone svantaggiate. Dal 1° gennaio 2013 – ricorda il capogruppo dei democratici – per legge statale è operativa la Tares, disciplinata dall’articolo 14 del decreto legge numeto 201 del 2011, che ha abrogato Tarsu, TA1 e TA2, stabilendo che a pagare la Tares debbano essere i possessori, gli occupanti e i detentori di locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti solidi urbani. Il tributo viene corrisposto in base a tariffe commisurate a qualità e quantità media dei rifiuti prodotti per unità di superficie. I Comuni possono stabilire riduzioni delle tariffe nella misura non superiore al 30%”.