Rimane il mistero dell’uomo senza nome. Serviranno nuovi esami per stabilire l’identità del cadavere trovato il 14 settembre scorso sul greto del fiume Sinello, nella parte settentrionale del territorio di Vasto.
A distanza di oltre un mese, resta insoluto il giallo del corpo in avanzato stato di decomposizione rinvenuto dalle guardie ecozoofile durante una serie di controlli anti bracconaggio. Non sono bastati l’autopsia e gli esami tossicologici per procedere all’identificazione.
“Sono necessari ulteriori accertamenti tramite una Tac”, spiega a ZonaLocale.it Pietro Falco, medico legale della Asl provinciale, annunciando “un nuovo esame, da eseguire con il professor Luigi Capasso nell’Istituto antropologico di Chieti, dove è custodito il cadavere”.
Tramite l’autopsia del 17 settembre, l’anatomopatologo ha accertato che si tratta di un uomo anziano, alto un metro e 70, e non ha trovato sulla salma nesssun segno di morte violenta.
Foto – Ritrovamento cadavere fiume Sinello
Ritrovamento cadavere fiume Sinello