Non solo le principali arterie del Vastese e gli ingressi più agevoli a Vasto e San Salvo. Le direttrici della droga ormai sono anche altre. Le vie secondarie, intermedie, percorse da poche auto. E quindi, inevitabilmente, meno controllate.
Le nuove strade scelte da trafficanti e corrieri di stupefacenti sono le meno frequentate, come la provinciale Vasto-San Salvo, la vecchia e scomoda carreggiata interna che collega le periferie meridionali di Vasto (da Sant’Antonio Abate, nella parte più alta della città, al Villaggio Siv) alle porte di San Salvo.
Una strada alternativa su cui poliziotti e carabinieri si sono accorti che transitano nelle ore notturne ingenti carichi di droga. E’ lì che gli agenti hanno arrestato un 25enne che trasportava in macchina un chilo di eroina. Ed è attraverso quella direttrice che i militari sospettano passasse parte del carico di cocaina, eroina, marijuana, hashish e metadone che partiva di Balcani, sbarcava a Bari e poi viaggiava sulla costiera adriatica per giungere nell’autolavaggio di via San Michele ritenuto dagli investigatori la base logistica del traffico di sostanze illecite destinate al mercato del Vastese e non solo. Anche alla Lombardia, come dimostrerebbe il primo arresto, quello che ha dato il via all’operazione Car wash con dieci persone finite in manette.
I controlli straordinari non sono finiti. Decine le persone identificate la scorsa settimana, quando le forze dell’ordine hanno passato al setaccio locali, punti di ritrovo e presidiato gli incroci da cui potrebbero transitare altri carichi illegali. Nuovi rinforzi arriveranno. Proseguirà per settimane il giro di vite imposto dal piano coordinato di controllo del territorio che Prefettura e Questura hanno elaborato per Vasto.