La crisi continua a farsi sentire e le previsioni dell’azienda sono pessimistiche: per i prossimi sei mesi dovranno stringere i denti i circa mille operai della Denso di San Salvo, dove in buona parte della fabbrica si lavorerà solo nei primi tre giorni a settimana. Ma la multinazionale giapponese che produce componenti per automobili investe 100milioni di euro per rinnovare i macchinari ed eliminare l’amianto dai capannoni di Piana Sant’Angelo.
La situazione – Luci e ombre nel prossimo futuro della fabbrica, che nel settore metalmeccanico del Vastese “è quella che ci dà meno preoccupazioni”, sottolinea Marco Labbrozzi, segretario provinciale della Fiom-Cgil e delegato dal sindacato a occuparsi delle problematiche Denso, dove “i volumi di produzione sono scesi e, per questo – conferma il sindacalista – si lavorerà per tre giorni a settimana nei prossimi sei mesi. Queste sono le previsioni dell’azienda nel periodo ottobre-marzo, ma potrebbero cambiare agli inizi del 2014: nelle prime settimane del nuovo anno, il mercato dell’auto dotrebbe far registrare dati leggermente migliori di quelli attuali. Ma non tutti i lavoratori rimarranno a casa quattro giorni a settimana”, precisa Labbrozzi.
Ristrutturazione – Oltre alla crisi, sulla frenata incidono i lavori di ammodernamento dello stabilimento sansalvese: “L’azienda è in ristrutturazione per accogliere nuove produzioni”, in particolare quella dell’alternatore su cui il gruppo industriale nipponico ha deciso di puntare per rilanciarsi sul mercato. “Ci giungono notizie relative al fatto che i macchinari delle nuove linee produttive siano stati già caricati sulle navi che li trasporteranno dal Giappone. Altre linee, invece, verranno prodotte da aziende della nostra zona”.
Sicurezza – “Sono in corso – spiega il rappresentante della Fiom – anche gli interventi di rimozione dei pannelli in eternit sul tetto del capannone”. All’eliminazione del pericoloso materiale a base d’amianto seguirà “l’installazione di pannelli fotovoltaici”.