E’ duello a distanza sul riordino dei consorzi industriali nella regione Abruzzo, con la soppressione degli enti territoriali per creare un unico soggetto regionale, l’Arap. Il primo ad intervenire era stato il consigliere regionale Antonio Prospero, evidenziando la necessità di garantire efficienza riducendo i costi. Non si era fatta attendere la replica di Giuseppe Forte, vicepresidente del Consiglio Provinciale (e presidente di quello di Vasto), sostenendo che la chiusura dei consorzi del Vastese e del Sangro rappresentano uno scippo per la regione.
A questa sua nota ha risposto Antonio Prospero, con il comunicato che riportiamo integralmente. “La polemica a tutti i costi non serve se, a farla, è un amministratore che da 8 anni in sella non può fregiarsi di una sola azione politica concreta a vantaggio del territorio. Parlando di Consorzi industriali non avevo chiamato in causa nessuno, eppure c’è stato chi si è sentito in dovere di denigrare il mio operato. Ho il diritto di replica, anche se questo signore, come ha sempre fatto, non mi ospiterà sul suo blog”. Antonio Prospero, consigliere regionale di Rialzati Abruzzo, non comprende la critica personale sollevata dal Presidente del Consiglio comunale di Vasto Giuseppe Forte al posto di limitarsi ad un confronto dialettico e politico sulla riforma dei Consorzi industriali. “Quando si è prevenuti nei confronti di un argomento o di una persona, è difficile aprire un dialogo costruttivo. Nel mio intervento – spiega Prospero – ho detto che io per primo sono un paladino che difende gli interessi del territorio. L’ho fatto in passato, continuerò a farlo, ma in un’ottica di crescita, non di rottura. Se si hanno idee migliori per difendere il territorio, in questo caso per dare più occasioni alla nostra area industriale, ben vengano le proposte. Ma dove sono? Personalmente sto seguendo da sempre gli interessi di questa area perché sul Porto di Punta Penna credo di aver svolto azioni di grande rilievo, assieme ad altri colleghi regionali. E sono assai contento quando alcuni obiettivi raggiunti li posso condividere anche con altri amministratori del territorio, anche con chi viene alle inaugurazioni ma non ha fatto nulla per quella realtà! In verità – prosegue Prospero – credo che al cospetto di una crisi profonda di tutto il settore industriale, bisogna essere realisti, bisogna tagliare i costi della politica, razionalizzando le risorse e valorizzando i territori che più di altri hanno dimostrato di essere pronti per nuove sfide. A Vasto la politica del no a tutte le iniziative industriali non è certo venuta dalla mia parte politica, dunque, farsi paladini oggi della difesa del territorio ma al momento del dunque ci si rende conto di essere imbrigliati dalla sinistra, non è un problema mio. Sui consorzi industriali non si può solo invocare il campanile. Bisogna proporre progetti plausibili. Per quanto riguarda il ricorso al Tar del Comune di Vasto avverso la riforma dei Consorzi industriali – conclude il consigliere Prospero – mi chiedo come mai, se l’obiettivo era quello di bloccare l’iniziativa, non sia stata chiesta la sospensiva? Ma questo particolare, forse, in Municipio, a Vasto, lo conoscono meglio del sottoscritto”.
Vicenda non chiusa, perchè è arrivata al contro-replica di Giuseppe Forte, che riportiamo integralmente. “Sul riordino delle funzioni in materia di aree produttive, legge che interessa direttamente i sei Consorzi Industriali della Regione Abruzzo, mentre Chiodi continua a tacere il suo ventriloquo per il territorio del Vastese, Antonio Prospero, non molla e replica. Ha il diritto di farlo. Prospero tenta di rispondere alle precise contestazioni mosse dal sottoscritto nei confronti della Regione Abruzzo, con cifre ed elementi inconfutabili, mettendola sul personale con l’evidente obiettivo di distogliere l’attenzione dal problema fondamentale: la perdita sul territorio di un Ente così importante come il COASIV. E’ comprensibile: siamo alla vigilia di una campagna elettorale, che porterà al rinnovo del Consiglio Regionale d’Abruzzo, e Prospero deve giocarsi ancora le sue “cartucce” dopo aver imperversato per oltre 40 anni sulla scena politica di Vasto. La critica viene confusa da Prospero per denigrazione. Peccato che non riesce a comprenderne la differenza. Però ci tiene a mettere in risalto che lui è sempre stato un paladino degli interessi di questo territorio. Basterebbe confutargli cosa ha fatto per il settore della Sanità nel vastese per smentirlo clamorosamente. Basterebbe ricordargli i suoi 13 anni di gestione della cosa pubblica a Vasto nel ruolo di Sindaco. Basterebbe ricordargli Il clamoroso addio alla politica dato in diretta televisiva nel 1993; Basterebbe ricordargli la gestione del Consorzio di Bonifica sotto la sua guida. Basterebbe ricordargli una recente lottizzazione sportiva fatta in Regione, ecc. ecc. Ma lasciamo perdere per amor di carità. A Prospero pare interessi, stando a quello scrive, solo il Porto di Punta Penna. I vastesi probabilmente ne conoscono le motivazioni. Secondo il “democratico” consigliere regionale ha diritto di partecipare alle cerimonie di inaugurazione di opere pubbliche solo chi si battuto per realizzarle. Un bel concetto di democrazia partecipativa! Prospero non ci dice dove finiranno le consistenti risorse finanziarie del COASIV. Forse serviranno per salvare i Consorzi di altre aree in difficoltà? Prospero ricaccia fuori il discorso dei tagli dei costi delle politica. Perché non dà l’esempio rinunciando agli stipendi in più che come consigliere regionale (circa 12 mila euro al mese) percepirà a causa dello slittamento delle elezioni regionali alla primavera del 2014? Prospero giudica l’avversario politico non per quello che di concreto gli contesta ma solo in base ai si dice. Prima di parlare di fatti inerenti l’Amministrazione Comunale di Vasto avrebbe fatto bene a leggere i verbali delle sedute del Consiglio Comunale e si sarebbe reso conto che in questa amministrazione non si porta il cervello all’ammasso. Ed a proposito di Comune di Vasto chiedo a Prospero se è a conoscenza dei ritardi che sta registrando l’avvio dei lavori di una importante opera pubblica e se ha contezza dei motivi di questo ritardo. Da consigliere regionale e da attento osservatore cittadino potrebbe sicuramente fornire notizie utili a quelle migliaia di persone che vivono lungo via Frutteto. Tutto il resto è solo becero politichese che personalmente non mi interessa”.