Quando si è trovato davanti diverse pattuglie della polizia, ha forzato il posto di blocco, poi si è fermato, è sceso dall’auto ed è scappato tra le campagne di Piano di Marco al confine tra Vasto e San Salvo. Ma anche lì c’erano gli agenti, che lo hanno arrestato.
In carcere è finito Simone Giuseppe Di Napoli, 25 anni, siciliano di origini, ma residente a San Salvo, già noto alle forze dell’ordine. Nella macchina trasportava un chilo di eroina.
Il piano di controllo – Lunedì notte gli agenti gli agenti del Commissariato di via Bachelet, coi rinforzi provenienti dal Nucleo prevenzione crimini di Pescara hanno setacciato la città, eseguito controlli in bar e locali pubblici, e istituito posti di controllo lungo le strade principali e sulle vie d’accesso al centro abitato. I servizi straordinari sono il primo passo nell’applicazione del Piano coordinato di controllo disposto per Vasto dal Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, presieduto dal prefetto di Chieti, Fulvio Rocco de Marinis, e annunciato nei giorni scorsi dal questore, Filippo Barboso.
Il posto di blocco – I controlli straordinati sono scattati lunedì sera, sotto il coordinamento dei vice questori Cesare Ciammaichella e Laura Pratesi, dirigenti rispettivamente del Commissariato di Vasto e del Nucleo prevenzione crimini di Pescara.
Non sono passate inosservate le molte volanti e auto dell’anticrimine che hanno setacciato a partire da lunedì sera tutta l’area urbana, le periferie e Vasto Marina, identificando decine di persone. Quando le forze dell’ordine si sono concentrate in località Piano di Marco, il venticinquenne, che in quel momento transitava sulla strada provinciale ha visto alzarsi la paletta che indica l’alt.
Non si è fermato. Ha schiacciato il piede sull’acceleratore, superando il posto di blocco.
I pedinamenti e l’inseguimento – “Da tempo la squadra anticrimine del Commissariato di Vasto l’aveva tenuto sotto controllo e seguito in tutti gli spostamenti perché, pur non svolgendo alcuna attività lavorativa, conduceva un tenore di vita piuttosto alto e utilizzava sempre autovetture supercostose, dando dimostrazione di maneggiare parecchi soldi”, spiega Ciammaichella.
“I pedinamenti effettuati nei giorni precedenti avevano permesso di ipotizzare che Di Napoli potesse trasportare stupefacenti, anche per le modalità della guida e per l’atteggiamento sospettoso dimostrato nel condurre il mezzo.
Dopo poco tempo, infatti, l’uomo percorreva proprio quella strada a bordo della propria autovettura e veniva prontamente fermato, proprio perché conosciuto.
Alla vista della polizia, che gli aveva intimato l’alt, inizialmente aveva fatto cenno di fermarsi ma poi, repentinamente aveva ripreso la marcia velocemente ed era fuggito ad alta velocità, noncurante della segnaletica stradale. Aveva imboccato appositamente un groviglio di vicoli che lui conosceva bene con lo scopo di seminare le pattuglie che si erano poste all’inseguimento.
Durante la folle corsa aveva raggiunto la strada provinciale 182 e improvvisamente aveva gettato una busta di plastica dal finestrino in un punto ben preciso, in prossimità di un cartello stradale, probabilmente per rallentare le pattuglie che lo inseguivano e perché certo di aver poterla recuperare successivamente.
Gli operatori però, non avevano desistito, continuando l’inseguimento.
L’uomo aveva imboccato una strada di campagna e urtato l’auto della polizia per fuggire, abbandonando la propria autovettura e continuare la fuga a piedi, nell’estremo tentativo di scamparla.
Con non poche difficoltà, ma con altrettanta determinazione i poliziotti sono riusciti a bloccarlo.
Anche la busta di cui si era disfatto durante la corsa è stata recuperata: conteneva due panetti: uno ben sigillato con nastro adesivo del peso di 500 grammi circa e l’altro parzialmente aperto del peso di 400 grammi, due involucri di cellophane termosaldati alle loro estremità del peso di 4,6 e 17 grammi.
Le sostanze, analizzate dalla polizia scientifica, davano esito positivo ai reagenti usati per l’identificazione di oppio e eroina. A questo punto gli operatori hanno continuato la perquisizione presso l’abitazione dell’uomo, ubicata a S. Salvo.
Qui sono statti trovati ben due bilancini elettronici di precisione, 2.200 euro in banconote da 50, probabile provento della precedente vendita di droga, liste con una serie di numeri telefonici e relativi intestatari.
Dagli accertamenti esperiti – afferma il dirigente del Commissariato – è emerso che l’uomo, oltre ad avere precedenti specifici per la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti, era diventato da tempo il punto di riferimento di tanti altri spacciatori”.
La prima notizia – Aveva forzato un posto di blocco ignorando l’alt della polizia. E’ stato quindi inseguito lungo le strade della città e fermato. Nella sua auto gli agenti hanno trovato un chilo di eroina, pronta per essere spacciata. Per questo Simone Giuseppe Di Napoli, 25 anni, già noto alle forze dell’ordine è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Maggiori dettagli verranno forniti nel corso di una conferenza stampa convocata per le 10 presso il Commissariato di Vasto.
Foto – Eroina nell’auto, arrestato venticinquenne
Un chilo di eroina. Lo trasportava in macchina un 25enne arrestato a Vasto dalla polizia. Aveva forzato un posto di blocco.