Inizieranno a sfilare domani dinanzi ai magistrati le 10 persone coinvolte in Car wash, l’operazione antidroga con cui gli investigatori ritengono di aver sgominato una banda che, servendosi di legami con la criminalità organizzata albanese, faceva giungere nel Vastese droga importata dai Balcani e sbarcata a Bari.
Il primo a essere interrogato sarà Massimiliano Cagnazzo, 42 anni, originario di Squinzano (Lecce), ma residente a Vasto da anni. E’ attualmente detenuto a Pescara. Su delega delega della Direzione distrettuale antimafia, sarà il giudice per le indagini preliminari del capoluogo adriatico, Maria Michela Di Fine, a contestargli il traffico di stupefacenti sull’asse Balcani-Bari-Vasto.
Dopodomani, 11 ottobre, gli stessi addebiti saranno rivolti a tutti gli altri: Alessandro Astro, 32 anni, di Napoli, proprietario di un autolavaggio di Vasto ritenuto dagli investigatori base logistica dell’organizzazione; Michele Ciccotosto, 47, di Vasto; Sergio Delle Donne, 40, di Vasto; C.G., 21, di Vasto; Andrea Florio, 35, di Vasto; Mirko Di Giacomo, 31, di Vasto; Luigi Satalino, originario di Bari, 50 anni; Giovanni Giuliano, 36 anni, originario di Napoli; D.V.E., 34enne di San Salvo.
Verranno interrogati a Vasto, nel carcere di Torre Sinello, dove si trovano dal 7 ottobre, giorno in cui, prima dell’alba, i carabinieri del Comando provinciale di Chieti e i loro colleghi della Compagnia di Vasto hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare nei loro confronti. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Giovanni Cerella e Massimiliano Baccalà.
Negli sviluppi delle indagini, iniziate nel 2011 con l’arresto in Lombardia di un 45enne di Vasto che trasportava 77 chili di droga, i militari hanno sequestrato 5 chili di stupefacenti, tra cocaina, eroina, marijuana, hashish e metadone. Fulcro dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Dda aquilana, David Mancini, è costituito dalle intercettazioni telefoniche e ambientali.