Kersti Hammar e Francis Mola, marito e moglie che vivono a Nykoping, Svezia, poco più di 100 chilometri da Stoccolma. Cosa c’entrano con Vasto e con le Storie della Domenica? Semplice, molto semplice. Ce lo hanno raccontato loro, in una delle ultime giornate di sole di settembre. Appuntamento in piazza del Tomolo, da Giuseppe e Michela di Creta Rossa. Ci incamminiamo percorrendo i vicoli di Santa Maria scendano fin sulla Loggia. Kersti e Francis pian piano stanno imparando l’italiano, ma per la nostra chiacchierata è meglio affidarsi all’inglese e così mi faccio accompagnare da Michela, certamente più abituata di me a conversazioni anglofone. Alla mia domanda “perchè a Vasto?”, loro si limitano ad indicarmi il golfo, baciato dal sole, quel sole che nella loro terra per molti mesi sembra sparire. La scintilla tra Kersti e Francis e la città di Vasto è scoccata nel 2010. Sono una coppia che ha viaggiato, per lavoro e per piacere molto, ed avevano deciso di trovare una località italiana dove poter comprare una casa per le vacanze. Avevano scelto una decina di luoghi lungo tutta la costa adriatica e in quell’estate li visitarono uno ad uno. A Vasto arrivarono percorrendo la statale 16 da sud. Ai loro occhi apparve la collina con le case del centro storico che disegnavano la tipica skyline della città, videro “il campanile di Santa Maria“, e ne rimasero affascinati. Arrivati in centro si trovarono a parcheggiare in piazza Marconi. Scesi dalla macchina chiesero un’informazione ad un’ausiliaria della sosta. “Non solo ci aiutò con il parcheggio ma ci diede tante informazioni, fu davvero molto gentile. Da noi chi fa questo lavoro è molto rigido e così abbiamo pensato, se questa ragazza è così gentile lo saranno tutti in città”.
Il primo passaggio a Vasto durò un solo giorno, ma fu sufficiente per far restare una traccia indelebile nel loro cuore. Camminando sulla Loggia si mostrano davvero entusiasti di ciò che hanno davanti agli occhi, in una giornata che è anche una gioia per Costanzo, con una luce speciale ad illuminare i suoi scatti della nostra chiacchierata. E così, dopo aver deciso che Vasto era la meta su cui concentrare le ricerche di una casa, Kersti e Francis si rivolsero ad un’agenzia immobiliare. Poco dopo, la casa dei loro sogni arrivò. Una casa antica, con un panorama mozzafiato, non eccessivamente grande. “La dimensione giusta per noi. Quando l’ho vista per la prima volta – spiega Kersti, ho deciso che era quella”. Arrivò la casa e iniziò anche la conoscenza con i vastesi, popolo che la coppia svedese ha trovato sin da subito molto accogliente. E’ nata una bella amicizia con i proprietari dell’appartamento acquistato e, di riflesso, con i loro amici. “Ci siamo sentiti subito a casa. Oggi, quando siamo in Svezia non diciamo che andiamo in vacanza, ma che andiamo a casa. Abbiamo due mondi”. In questi anni le loro permanenze in città sono diventate sempre più lunghe, favorite dal fatto che a Nykoping c’è un aeroporto servito dalle compagnie low-cost. “Così possiamo muoverci facilmente”.
Ascoltare due persone che a Vasto non sono nate e cresciute parlare in termini così entusiastici della città, dei suoi luoghi, della sua gente, è davvero stupendo, per chi, come noi, è legato da radici a questa terra. Kersi e Francis stanno imparando a conoscere cultura e tradizioni di questa loro seconda patria. Alle pareti della loro casa ci sono le riproduzioni della Vasto antica, conservano conchiglie raccolte in spiaggia a Vasto Marina vicino ai depliant di Nykoping che regalano ai loro amici vastesi. “Alcuni di loro sono già venuti a trovarci, mentre qui a Vasto abbiamo ospitato amici svedesi, che sono rimasti davvero incantati”. Ed è qui che Francis ci regala un assaggio delle sue qualità artistiche, con una canzone country suonata e cantata ed un pezzo eseguito all’armonica.
Un capitolo a parte lo merita il cibo. “In Italia avete proprio un rapporto particolare con il cibo“. E ci ricordano come nel nord europa si parli di Eataly (diventato anche un marchio), che sfrutta l’assonanza del verbo eat, mangiare. E Francis, vero buongustaio, parte con l’elencare i piatti favoriti, ovviamente cavatelli, brodetto e il suo must, spaghetti con le vongole. Su questo il suo italiano è davvero ferrato.
In una piazza deserta ci fermiamo a bere un caffè, altro piacere tutto italiano che solo qui a Vasto si concedono. E con Kersti, giornalista, c’è anche il tempo per scambiare quattro chiacchiere sulla nostra professione, sulle notizie belle e brutte, su ciò che piace ai lettori e ciò che piace scrivere ai giornalisti. La camminata, ci riporta verso il punto di partenza, passando per una piazza Rossetti assolata e ancora deserta e per gli scavi archeologici. L’idea che sotto ai nostri piedi ci sia un grande anfiteatro romano affascina anche loro, pensando a tante zona archeologiche nel loro Paese.
Di cose che non vanno ne hanno trovate davvero poche. “Il traffico estivo da Vasto Marina alla città alta è davvero un disastro”. Ditelo a noi… E’ il momento dei saluti, perchè loro sono in partenza per tornare in Svezia. “Pensare alla nostra casa di Vasto quando abbiamo una montagna di neve da spalare dal vialetto di casa è qualcosa che non ci fa vedere l’ora che arrivi il momento della nostra partenza”. E nel 2014 per loro, prima per Kersti, poi per Francis, arriverà anche il momento della pensione. Così potranno trascorrere ancora più tempo nella città che ha conquistato loro il cuore e che li accoglie ogni volta con il sole e il calore dei suoi abitanti.
Testo di Giuseppe Ritucci
Foto di Costanzo D’Angelo
Foto – Kersti e Francis
Foto di Costanzo D’Angelo – Occhi Magico