La passione che hanno per la scrittura la leggi nei loro occhi e l’ascolti nelle parole che pronunciano, soppesate una ad una per esprimere le emozioni che si provano a scrivere e a veder pubblicato ciò che si è scritto.
A 24 anni, Valentina Fitti e Candia Piedigrossi hanno già fatto il loro esordio letterario con La zanzara, il libro di Valentina, e Il bacio della buonanotte, il romanzo di Candia. Per farlo, si sono autofinanziate: “Nel mondo dell’editoria, ci sono molte ombre: tante piccole case editrici ti chiedono soldi per pagare realizzazione e stampa del libro, indipendentemente da quelle che saranno le vendite. Una mi ha chiesto 2mila 900 euro”, racconta Valentina. “Poi, partecipando a un concorso letterario a San Salvo, un componente della giuria mi ha consigliato la Youcanprint di Lecce”, la stessa piattaforma di self publishing cui si è rivolta anche Candia.
E così, le prime fatiche letterarie delle due ragazze vastesi sono diventate libri veri, in carta e copertina.
Come nascono le passioni per la lettura e per la scrittura?
Valentina: “Sono due passioni distinte. Quella per la lettura era forzata negli anni dell’Università. Quella per la scrittura ti permette di esprimere tutto ciò che non si può esprimere con le parole, mi permette di ricoprire ombre che non posso vivere. Dalla fine delle superiori, è una passione che ho nutrito intensamente, ma per metterla in pratica ci vuole tempo, che ho avuto solo dopo la laurea”.
Candia: “La mia opinione è diversa. Sono cose naturali, molto connesse. Fin da quando ero piccola, mia madre cospargeva la casa di libri. E io ho cominciato a scrivere da quando avevo dieci anni. Era una cosa molto intima, ma ho sempre desiderato pubblicare ciò che scrivevo. Ho partecipato a qualche concorso, arrivando due volte in finale all’Accademia Belli di Roma e conquistando il terzo posto al un concorso di spagnolo, dal titolo Peak me languanges. A Monteodorisio ho preso parte anche a un concorso di poesie, altra mia passione. Valentina mi ha suggerito di proporre il mio manoscritto alla Youcanprint di Lecce”.
Da quali idee scaturiscono La zanzara e Il bacio della buonanotte?
V: “La mia era un’esigenza nella e della scrittura. La zanzara nasce da un tormento. Non è un romanzo, è un racconto lungo scritto di getto. La stessa revisione del testo non è stata facile, perché rivedere un testo scritto di getto implica un approccio razionale”.
C: “E’ stata una sfida: realizzare quello che avevo in mente. Invece di riprendere vecchi manoscritti, ho deciso di scrivere una nuova storia, lavorandoci due settimane dalla mattina alla sera”.
V: “Il mio racconto, invece, è venuto alla luce in due mesi, scrivendo di notte, al massimo quaranta minuti a notte, prima di addormentarmi”.
Di cosa parlano La zanzara e Il bacio della buonanotte?
V: “La zanzara è una storia d’amore macchiata da molte ombre. La persona fisica verso la quale l’amore è provato esiste, ma non ci sono riferimenti alla persona individuale, perché volevo che questa fosse come un’ombra. E’ la storia di un amore che non può essere vissuto. La protagonista si chiama Valentina, come me”.
C: “Il bacio della buonanotte è una storia di amore e di guerra. Una guerra non fisica, ma mentale: la crescita dei personaggi inizia e si conclude negli anni Sessanta, che furono caratterizzati dalle guerre ideologiche. Il protagonista è Carlo, detto Charles: è lui che racconta la storia, partendo dalla fine”.
Sono libri autobiografici?
V: “Odio questa domanda, me la fanno tutti. Tutta la storia è inventata. Ma l’autobiograficità esiste in tutti i libri. Anche lo stile è una forma di autobiografia”.
C: “L’autobiografia è una cosa, il romanzo un’altra. Il bacio della buonanotte non è un’autobiografia. Tutto quello che hai letto ti torna in mente nel preciso istante in cui inizi a scrivere e, inizialmente, sei portato a imitare le letture che fai in quel momento. Poi, però, la scrittura va da sola”.
Quali sensazioni avete provato dopo aver riletto e corretto le bozze dei vostri libri?
V: “Rileggendomi, provo tenerezza nei miei confronti. A volte anche rigetto, ma soprattutto tenerezza perché mi vedo cresciuta rispetto a quando ho iniziato a scrivere il libro”.
C: “Ho avuto un rapporto di amore e odio con questo libro. A volte ho provato emozione, a volte rigetto: sono ipercritica nei confronti di me stessa”.
Tanti giovani vanno via da Vasto per cercare il proprio percorso di vita. Voi, invece, avete cominciato da Vasto. Quali sono i vostri progetti per il futuro?
V: “Sogno di vivere una vita bucolica: amo la campagna e dilettarmi nella scrittura, alla quale non penso come forma di guadagno. Facendo un ragionamento più realistico, ognuno ha la propria vita e le proprie esigenze. Finita l’Università, sono tornata. L’Aquila è eticamente diversa da Vasto. Ho provato a insediarmi di nuovo a Vasto e ho notato che le persone hanno apprezzato la me cresciuta. Ma, per lavoro e legami sentimentali, comincio a ragionare sull’andare via”.
Cosa significa “L’Aquila è eticamente diversa da Vasto”?
“Sono zone geograficamente differenti, c’è una diversa mentalità, anche se la chiusura c’è dappertutto”.
Che tipo di chiusura?
“Se io sono parte integrante di una comunità, mi chiudo di fronte a persone nuove, che non ne fanno parte”.
A Vasto c’è una mentalità chiusa?
“Vasto è culturalmente chiusa, anche se ha risorse grandiose. Il Teatro Rossetti è bellissimo, ma quasi inutilizzato. Io e Candia abbiamo organizzato un evento, intitolato Disordini, che si è svolto il 19 agosto in piazza del Tomolo. E’ stato un modo per far scendere in strada la cultura in una città bellissima”.
Candia, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Vorrei passare la vita a scrivere, ma vivere di scrittura è un sogno, la gente legge poco. Mi piacerebbe lavorare per una casa editrice e insegnare. E’ più facile andarsene, che rimanere a Vasto. Nelle scelte personali, ho messo sulla bilancia ciò che valeva per me: ho scelto l’Università di Pescara per non far spendere troppi soldi ai miei genitori. Se non fossi fidanzata, me ne andrei. La mia casa è dove c’è l’amore, per cui non importa dove sono ma con chi sono”.
La zanzara e Il bacio della buonanotte sono acquistabili su internet, tramite i più importanti negozi on-line. Il romanzo di Candia Piedigrossi si trova anche nelle librerie di Vasto e Lanciano.