A distanza di un anno, torna il tormentone dehors. A ottobre del 2012, i titolari di cinque attività commerciali del centro storico, intervistati da ZonaLocale.it, chiedevano al Comune e alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di autorizzare l’installazione di nuove pedane recintate, coperte e riscaldate entro cui i gestori dei locali possano sistemare i tavolini consentendo ai clienti di intrattenersi all’aperto anche nei mesi freddi. “Gazebo da montare in autunno e smontare a primavera”: questa la richiesta formulata anche dal consorzio Vasto in centro e da Confesercenti.
A novembre 2012, la questione approdava in Consiglio comunale, dove veniva approvato all’unanimità un documento che impegnava il sindaco Lapenna a convocare il Tavolo del commercio per avviare un confronto sulla questione.
Chi è favorevole sostiene che i gazebo possano fungere da elementi di aggregazione, richiamare i clienti e aiutare i locali, specie i più piccoli, a tirare avanti nel periodo freddo, quando la città antica si svuota.
I contrari non vogliono vedere “baracche e tendoni da circo” nel cuore di Vasto.
Nelle scorse settimane qualcosa si è mosso. Alla Soprintendenza sono state presentate alcune proposte e sarebbe stato consegnato anche il regolamento dehors adottato nel centro storico di Firenze.
Ma, fino ad ora, nessuna novità dagli assessorati al Commercio e all’Urbanistica. Bocche cucite in attesa della risposta della Soprintendenza. Il sì non è scontato.
Intanto, i commercianti chiedono certezze. Vogliono sapere se devono mettere in conto un investimento da diverse migliaia di euro che, visti i tempi tecnici di presentazione ed eventuale approvazione dei progetti e quelli di realizzazione delle strutture, potrebbe trovare attuazione solo in pieno inverno. E, nel caso in cui l’incertezza dovesse protrarsi, non escludono forme di protesta.