Il Cup, centro unico prenotazioni, chiarisce la propria posizione in merito alla notizia riferita da Riccardo Alinovi, portavoce locale dell’associazione Codici-centro per i diritti del cittadino, che ha raccontato di un uomo di 53 anni, ex vigile del fuoco, affetto da sclerosi multipla: dopo aver prenotato una risonanza magnetica all’ospedale di Vasto si sentiva dire che l’importante esame diagnostico non si poteva fare a causa di un errore tecnico.
Di seguito la nota del Cup. “Senza nessuna vena di polemiche poichè esse non portano mai nulla di buono, specie se si tratta della salute delle persone, in merito al vostro articolo di giovedì 26 settembre, inerente la prenotazione di una risonanza magnetica non eseguita perchè vi era stato un errore nella prenotazione, chiariamo che era stato prenotato un esame dei quattro prescritti dal medico.
Al Cup si recano migliaia di persone per prenotare una infinità di prestazioni sanitarie e quindi l’errore è dietro l’angolo perchè, date le lungaggini dei tempi di attesa, dovute proprio dalle innumerevoli richieste di prestazioni, le pressioni da parte dell’utenza sono molto forti ed insistenti.
Premesso ciò, il sottoscritto Raffaello Villani, Coordinatore Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, assieme al Primario Radiologo Dott. Giuseppe Palombo, alla Direttrice Sanitaria Dott.ssa Rosanna Florio ed al personale addetto al Cup si sono adoperati affinchè si risolvesse il disagio procurato al paziente, come facciamo sempre per andare incontro a chi si rivolge a noi.
Infatti in prima ipotesi era stata trovata una situazione a breve a Lanciano, ma non essendo stata gradita si è trovata una sistemazione adeguata, con notevole impegno da parte nostra, poichè l’esame in questione è di lunga durata, nei primi di ottobre presso la nostra struttura.
Ora ci si chiede se è costruttivo sparare sempre a zero su chi lavora tanto e bene, parlano i numeri ed i numerosi riscontri positivi che ci tornano da tutta Italia. E’ ovvio che lavorare bene e tanto è un fatto dovuto, ma la polemica non fa mai bene nè a chi si rivolge a noi operatori della sanità nè agli operatori stessi.
L’utente in questione – aggiunge la Dott.ssa Rosanna Florio – è andato via dal mio studio ringraziando perché gli avevamo assicurato soluzione al problema e poi si è rivolto a gente che si arroga diritti con arroganza e maleducazione, rivolgendosi al personale del centralino ospedaliero e alla sottoscritta che, anche se non in servizio, interpellata telefonicamente ha dato tutte le spiegazioni e rassicurazioni del caso, come succede spesso”.