Nei giorni in cui diventano ufficiali gli addii dei magitrati al vertice di Procura e Tribunale di Vasto, nel palazzo di giustizia di via Bachelet si tengono processi importanti. Non saranno gli ultimi, vista la proroga concessa dal Parlamento ai quattro Tribunali abruzzesi non capoluogo di provincia. Ma l’apprensione aumenta tra avvocati e personale amministrativo dopo che la struttura giudiziaria vastese ha perso la sua figura di vertice: Antonio Sabusco non è più presidente del Tribunale di Vasto, ha già lasciato il suo incarico e si avvia al pensionamento. Poi sarà la volta di Francesco Prete, il procuratore capo, ormai prossimo al traferimento a Velletri, sede giudiziaria su cui non si è abbattuta la mannaia della riforma Severino. Le funzioni di capo della Procura saranno affidate, in qualità di facente funzioni, al sostituto procuratore Giancarlo Ciani.
Il 13 settembre la legge che sopprime le piccole sedi giudiziarie è entrata in vigore, ma in extremis alcuni Tribunali destinati alla chiusura hanno ottenuto proroghe più o meno lunghe. Per Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona se ne riparlerà a settembre 2015 (causa inadeguatezza delle sedi provinciali di Chieti e L’Aquila), come previsto dal decreto Milleproroghe approvato alla fine dello scorso anno.
Due anni di tempo per mettere in campo gli ultimi tentativi, fermo restando che, per i comitati sorti a difesa dei palazzi di giustizia abruzzesi, sarà una battaglia difficile.
All’assemblea di Fossacesia l’Ordine forense di Vasto era rappresentato dall’avvocato Vittorio Melone: “La riforma della geografia giudiziaria – sottolinea – rischia di lasciare mezzo milione di abruzzesi senza servizi giudiziari diretti. Se a questo si aggiungono i pesanti tagli alla sanità, si può comprendere come i due terzi della provincia di Chieti e oltre un terzo della popolazione della regione sia stato privato negli ultimi anni di due servizi primari. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, ha detto di voler elaborare un progetto giudiziario per l’Abruzzo, in modo da evitare la perdita delle sedi giudiziarie di prossimità. E’ necessaria la collaborazione di tutti”.