Sono stati dimessi dall’ospedale di Lanciano due dei cinque feriti nel terribile incidente di sabato pomeriggio in A14. Tra loro cè l’autista del Fiat Ducato che trasportava la comitiva in Puglia, vicino Peschici, dove avrebbero dovuto occuparsi dello smontaggio delle roulotte nel camping Calenella. Ieri sono arrivati a Vasto e Lanciano i parenti dei feriti e delle due vittime, Angelo Sala e Giandomenico Cesana, insieme ai rappresentanti lombardi della Cisl, il sindacato di cui il gruppo di volontari faceva parte. Gli altri due feriti, ricoverati al San Pio da Pietrelcina di Vasto, pur presentando diverse fratture, non sono in gravi condizioni e potrebbero fare presto rientro a casa.
Le operazioni di recupero (video)
C’è ancora apprensione, invece, per le condizioni di Franca Pensotti, l’unica donna del gruppo, trasportata in eliambulanza al Santo Spirito di Pescara pochi minuti dopo il tragico impatto. Era stata immediatamente sottoposta ad un intervento chirurgico per un trauma toracico e dovrà tornare nuovamente sotto i ferri per le gravi fratture riportate.
In giornata potrebbe arrivare il nullaosta da parte del magistrato del Triubunale di Vasto per la restituzione delle salme alle famiglie così da poter celebrare i funerali. Ieri sera, alla Madonna del Rosario di Acquate, si è svolta una veglia di preghiera per ricordare i due volontari deceduti e perchè migliorino le condizioni di Franca Pensotti.
Il luogo dell’incidente (foto)
La Federazione Nazionale Pensionati della Cisl di Lecco ha espresso con una nota del segretario Marco Colombo, il proprio dolore. “A nome dei pensionati della Cisl di Lecco esprimo la nostra vicinanza al dolore delle famiglie colpite dal grave lutto di ieri. In questi tragici momenti, crediamo sia innanzitutto importante la dovuta discrezione, proprio per rispetto a chi sta soffrendo. Per quanto ci riguarda, inutile dire che siamo tutti scossi. Quanto accaduto ieri ha colpito delle persone con cui abbiamo condiviso numerose esperienze e che avevano trovato nella Cisl e nel volontariato una loro dimensione.
In particolare, il gruppo che si trovava sul pulmino coinvolto nell’incidente, era costituito da persone che avevano stretto una particolare amicizia, cresciuta proprio nella loro disponibilità a prestare volontariamente il loro tempo per quel turismo sociale, che è uno dei caratteri distintivi della Cisl. Per tutto questo fatichiamo ad accettare quanto purtroppo accaduto”.