Francesco Mucci, 46 anni, da questa estate sulla panchina dell’Incoronata Calcio Vasto che, unica compagine cittadina, disputerà il campionato di Seconda Categoria abruzzese, nel girone G. Il debutto è fissato per oggi alle 15.30 in trasferta contro il Montalfano degli ex Budano e Luongo. Le gare interne invece si giocano al campo sporitvo di Vasto Marina.
Quella che inizia per il tecnico è la sesta stagione da mister, dopo aver ricoperto l’incarico di vice allenatore all’Odorisiana e guidato il Valle Del Treste Liscia, la rappresentativa femminile e la San Paolo Calcio Vasto femminile.
Come è stato contattato e cosa l’ha convinta ad accettare?
Nel momento in cui la società era alla ricerca di un nuovo tecnico mi ha cercato, sinceramente dopo l’esperienza nel calcio femminile non volevo tornare a Vasto, mi sentivo fuori luogo, ormai mi ero abituato a stare fuori. Inoltre soffro le pressioni, Vasto è una piazza sempre importante, anche se giochi in Seconda Categoria. L’amicizia e il bel rapporto che ho con alcuni dirigenti dell’Incoronata mi hanno convinto ad accettare, oltre ad un progetto serio, perché per me il calcio è divertimento, ma serio.
Si spieghi meglio.
Anche se giochiamo in queste categorie dobbiamo comunque impegnarci e dare il massimo, non giochiamo delle partitelle, i ragazzi si devono allenare e preparare come i loro colleghi della Promozione, si segue un programma, devono essere trattati come giocatori di calcio.
Con questa mentalità ha ottenuto subito dei risultati.
Credo che alcuni di loro vedendo questo atteggiamento abbiano deciso di restare o venire a giocare qui invece di accettare proposte da categorie superiori, dove avrebbero guadagnato anche qualche soldo.
Che gruppo ha trovato?
Un bel gruppo, sono circa 20 ragazzi, li ringrazio per avermi accettato dopo aver avuto allenatori di livello prima di me, cercano sempre di dare il massimo, spero di non deluderli.
La società in che modo l’ha aiutata?
Facendo sforzi notevoli in un periodo difficile, non ci ha fatto mancare nulla, abbiamo tutto, grazie anche ad alcuni imprenditori locali che ci sostengono con le sponsorizzazioni. Soldi che poi sono investiti nelle tante spese per campi, attrezzature, trasferte, abbigliamento, a noi non entra assolutamente nulla. Con queste premesse e con questa serietà societaria possiamo fare bene.
Importante è anche la collaborazione con le altre squadre cittadine.
Ci sono belle squadre a Vasto, anche in Terza Categoria, si è creato un buon rapporto con tutti, abbiamo dato qualche giocatore in prestito al Real Porta Palazzo, è giusto aiutarsi come noi siamo stati aiutati dal Real Tigre di Antonio Liberatore e della presidentessa Simonetta Baiocco che ringrazio. Positivo anche il rapporto con il Vasto Marina, deve esserci questo spirito, il calcio è anche questo. Auguro a tutte le società vastesi di raggiungere i propri obiettivi.
Come giocherete?
Non ho un modulo preferito, mi adatto ai giocatori che ho a disposizione. Devo ammettere che non conoscevo bene la squadra, ho imparato a conoscerla durante la preparazione, così come i ragazzi, si stanno conoscendo ora, c’è un buon mix di nuovi arrivi e giocatori che erano già qui lo scorso anno. Inizialmente giocheremo coperti, per poi dare spazio anche ad altri giocatori e ad un diverso atteggiamento in campo.
Che stagione si aspetta?
Chi scende in campo è artefice di tutto, l’allenatore conta in parte, soprattutto sei i giocatori lo seguono, poi è sempre il campo che decide tutto, puoi fare tutti i discorsi che vuoi. La società mi ha chiesto di arrivare alla salvezza, raggiunta lo scorso anno grazie all’allenatore Roberto Budano, ma possibilmente in anticipo, per vedere se poi si riesce ad ottenere qualcosa di più.
E’ la sua rivincita?
Assolutamente no, nessuna rivincita nei confronti di nessuno, anzi devo ringraziare tutti i presidenti e tutte le società che mi hanno dato l’opportunità di allenare in passato e mi hanno aiutato a crescere e migliorare.
Le squadre più forti del girone?
Paglieta, Montalfano e Carunchio, non è un campionato facile, ma a parte queste, composte da giocatori di categoria superiore che giocano insieme da anni, possiamo giocarcela alla pari con tutte le altre, non ci nascondiamo assolutamente.
Come vivrà questo inizio di campionato?
Sarò teso come sempre, non ci dormirò la notte, mi dispiace per colore che andranno in tribuna, non lo meritano perché si sono allenati tutti bene, è un peccato, ma purtroppo dovrò fare delle scelte.