Si sposta a L’Aquila, davanti a Palazzo dell’Emiciclo, la protesta dei lavoratori ex Golden Lady. Nella seduta del Consiglio Regionale convocato per questa mattina verrà discussa un’interrogazione presentata dal consigliere del Prc Maurizio Acerbo sul fallimento della riconversione. Rifondazione nei giorni scorsi ha presentato anche un esposto alla magistratura, il terzo dopo quello dei sindacati e quello firmato Marisi-Argirò, per chiedere alla Procura di Vasto di accertare le responsabilità su questa triste vicenda.
I lavoratori, lasciato per un giorno il presidio in via Terzi, faranno sentire la loro voce che chiede una nuova e vera riconversione. Sarebbero dovuti andare a Roma la scorsa settimana, per il tavolo ministeriale poi rinviato a domani. Ma l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo economico sarà solo interlocutorio in vista di un nuovo tavolo a cui dovranno partecipare tutti i soggetti che nel maggio 2012 sancirono una riconversione poi divenuta fantasma. E così, nel giro di poche ore, i lavoratori hanno organizzato questa trasferta nel capoluogo di regione per chiedere una sola cosa: il lavoro.
Intanto, come da voci circolate negli scorsi giorni, nella parte dello stabilimento di Gissi occupata dalla New Trade è iniziata la smobilitazione. Quasi tutti i lavoratori ancora assunti hanno ricevuto la lettera di licenziamento per riduzione del personale. Ne sono rimasti fuori solo quelli che a giugno avevano proclamato lo sciopero a oltranza per il mancato pagamento degli stipendi. Ieri c’è stato movimento all’interno dei capannoni, con il materiale imballato e portato via.
Dopo la “fuga” della Silda, co le procedure giudiziarie in corso, anche la New Trade va verso la conclusione della sua esperienza a Gissi, dopo meno di un anno dall’inizio delle sue attività. E’ palese che sarebbe servito un maggiore controllo per capire quali fossero le reali intenzioni delle due aziende arrivate per subentrare alla Golden Lady che, senza troppi problemi, si è liberata di 380 lavoratori senza garantire loro un degno futuro.