Alla vicenda ex Golden Lady si aggiunge un altro capitolo segnato dall’amarezza e dall’incredulità di chi ormai da troppo tempo sta vivendo nell’incertezza. Si torna a parlare della New Trade, l’azienda del settore tessile entrata nei capannoni di Gissi nell’operazione di riconversione della Golden Lady.
Negli scorsi giorni 7 delle persone attualmente impiegate nello stabilimento hanno ricevuto la lettera di licenziamento da parte della proprietà per “riduzione del personale“. Una exit strategy che dovrebbe portare la società che fa capo ai fratelli Cozzolino, titolari di uno stabilimento a Prato, ad andare via da Gissi entro i prossimi mesi.
Una lettera di licenziamento che, solitamente, è accolta negativamente ma invece, in questo caso, sarebbe la soluzione temporanea migliore in una vicenda intricata. Ma le lettere non sono arrivate a tutti i lavoratori. Esclusi dal licenziamento ci sono gli 8 lavoratori che dal 27 giugno scorso hanno proclamato lo sciopero a oltranza a causa degli smisurati ritardi nei pagamenti. “Oggi andremo all’Ispettorato del lavoro – spiega una delle 8 “scioperanti”-. Pensiamo che l’obiettivo sia quello di far passare il 22 ottobre per far saltare la nostra mobilità perché abbiamo scioperato a differenza di chi è rimasto dentro e ha raggiunto un accordo con la proprietà”.
Il fronte dei lavoratori, con le due esperienze post Golden Lady completamente fallite, è ora compatto e in questi giorni sono in programma nuovi incontri un vista dell’appuntamento ministeriale del 18 settembre. Sul tavolo andrà certamente anche questo nuovo passaggio di una vicenda che, tra l’incertezza e la preoccupazione, ormai è avviata alla sua fine.