Da tre settimane i lavoratori della Pilkington sono rientrati dalle ferie estive e le notizie che circolano sulla stampa e in azienda non sono positive.
Si apprende, sempre dalla stampa, che sono previste ancora fermate delle attività produttive e il ricorso ai contratti si solidarietà.
Nulla di strano, ormai la crisi che colpisce lo stabilimento di San Salvo, va avanti da molto tempo, e i dipendenti della Pilkington “pagano” il momento di difficoltà con il continuo ricorso alla solidarietà.
Se la situazione è questa, non si può accettare che i lavoratori siano costretti a restare a casa e si faccia lavorare personale non dipendente.
Succedono cose strane, in alcuni reparti ci sono lavoratori interinali che svolgono delle attività, in altri, addirittura si fanno lavorare sulle linee di produzione dipendenti delle ditte per pulizie civili.
Tutto questo, lo ripetiamo, mentre i dipendenti sono costretti a restare a casa! Tutto questo, nel più assoluto silenzio del sindacato! È così che fanno gli interessi dei lavoratori? Noi crediamo di no!
Tanti la pensano come noi, siamo sempre di più a condividere queste nostre riflessioni.
Molto presto le cose cambieranno!
Un gruppo di dipendenti Pilkington