Si presentano a scuola per l’inizio delle lezioni, ma vengono respinti perché la prima classe, nonostante gli iscritti siano più del numero minimo di 20, non si è riformata. E’ accaduto stamani a 21 quattordicenni che si apprestavano per la prima volta a sedere tra i banchi dell’Istituto tecnico commerciale di Casalbordino.
“Siamo all’assurdo”, protesta il sindaco, Remo Bello: “E’ la scuola a causare la dispersione scolastica. Stamattina il fiduciario dell’istituto scolastico ha letto agli studenti una comunicazione scritta firmata dalla preside, Maria Patrizia Costantini, dirigente del Liceo classico di Lanciano e reggente dell’Istituto onnicomprensivo di Gissi, di cui fa parte il Commerciale di Casalbordino. Secondo questa nota ufficiale, mentre le classi dalla seconda alla quinta hanno iniziato regolarmente le attività curriculari, la prima non si è riformata perché l’organico di diritto (cioè le iscrizioni effettuate entro febbraio) prevede solo 16 studenti. Ma in realtà la soglia minima di 20 studenti prevista dalla legge è stata raggiunta e superata, visto che l’organico di fatto (ossia le iscrizioni giunte nelle scorse settimane) è di 21 ragazzi che hanno fatto domanda per la prima classe. Sono venuto a conoscenza di questo problema da un comitato spontaneo di mamme. In questa vicenda – afferma Bello – è mancata la comunicazione tra la scuola e il Comune: il dirigente scolastico avrebbe dovuto comunicarci a febbraio il mancato raggiungimento del necessario numero di iscritti. Invece, questo non è avvenuto, con la conseguenza che oggi gli studenti sono stati respinti all’ingresso. Ho contattato l’Ufficio scolastico regionale: mi è stato risposto che entro stasera il problema verrà risolto. In caso contrario, ho già contattato un avvocato per adire alle vie legali”.