“Il ragazzo si professa innocente”, dice Giovanni Cerella, avvocato di F.O.S., il 24enne italoamericano denunciato dalla polizia perché ritenuto responsabile dell’aggressione a un vastese di 20 anni.
Rapina aggravata: questa l’accusa formulata dagli agenti del vice questore Cesare Ciammaichella, che nella tarda mattinata di ieri sono riusciti a chiudere il cerchio delle indagini iniziate la notte precedente.
Attorno alle 22, in via del Porto, alla periferia settentrionale di Vasto, il ventenne M.G. era appena uscito di casa, quando è stato affrontato da un giovane, che ha cominciato a tirargli delle coltellate. La vittima si è difesa. Ne è nata una colluttazione in cui il ventenne ha riportato ferite alle dita della mano destra, alla testa e al torace. Nel corpo a corpo, al ragazzo è caduto il portafoglio, raccolto dall’aggressore, che poi si è dileguato.
La vittima è stata medicata all’ospedale San Pio da Pietrelcina dove, a distanza di un ora, è giunto al pronto soccorso anche il 24enne: ha riportato ferite che i medici giudicano compatibili con una colluttazione. Da lì sono partite le indagini della polizia. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze e indizi. A incastrare F.O.S. è stata soprattutto la sua camincia sporca di sangue e il fatto che aveva buttato via l’indumento.
Dal canto suo “il ragazzo si professa innocente”, dichiara Cerella. “E’ un italoamericano che oltreoceano faceva il tassista e qui a Vasto ha lavorato in una pizzeria”.