Una mozione affinchè nel prossimo consiglio comunale si discuta della vicenda “Multopoli”, che ha visto la Guardia di Finanza perquisire il comando della Polizia Municipale di San Salvo, altri uffici comunali e le abitazioni di diversi agenti. A presentarla sono stati consiglieri di San Salvo Democratica, Di Stefano, Marchese e Angelucci, che chiedono al sindaco Magnacca lumi sulla vicenda. “Al netto di qualche scontata dichiarazione sui giornali da parte del Sindaco – scrive il capogruppo di SSD Di Stefano- , che ha anche la delega alla Polizia Locale, sulla vicenda nulla è stato prodotto in termini ufficiali né in Giunta né in Consiglio Comunale.
In verità ci saremmo aspettati una rapida convocazione del Consiglio Comunale per discutere una questione così grave e delicata e così lesiva dell’ immagine della città tutta. Abbiamo atteso circa due mesi nella convinzione che la maggioranza che governa San Salvo desse un qualche segnale di dibattito ufficiale ma, con stupore e disappunto, abbiamo soltanto potuto prendere atto del silenzio e del vuoto. Eppure, come Gruppo Consiliare di SSD non abbiamo voluto cavalcare l’onda emotiva della notizia e men che meno esprimere giudizi che a noi non competono: a noi compete discutere nelle sedi opportune nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione Comunale e della città che ci onoriamo di rappresentare, sebbene, pro tempore, in minoranza. Chiediamo al Presidente del Consiglio di prodigarsi alacremente per la convocazione dell’Assise e di iscrivere all’ordine la mozione allegata”.
Il gruppo d’opposizione, nel documento indirizzato al presidente del consiglio comunale Eugenio Spadano, chiede che l’amministrazione assuma l’impegno:
“Ad individuare in tempi rapidi e in via definitiva il nuovo Comandante del Corpo di Polizia Locale di San Salvo e ad incaricarlo di procedere, come primo obiettivo del suo mandato, alla totale e definitiva riorganizzazione del Corpo, in misura adeguata alle maturate ed attuali esigenze della Città e delle Istituzioni tutte
A predisporre, a tutela e garanzia dell’Ente, in quanto possibile “persona offesa dal reato”, ogni atto prodromico per l’esercizio dei diritti e delle facoltà previste dagli artt. 74 e seguenti del Codice di Procedura Penale;
A comunicare a tutto il Consiglio Comunale, ogni trimestre e con regolarità, l’esito delle indagini e degli atti già resi pubblici dalla Magistratura al fine di permettere ad ogni singolo consigliere comunale di essere adeguatamente informato nell’esclusivo interesse del suo mandato amministrativo;
A promuovere ogni forma di sensibilizzazione e di marketing istituzionale al fine di riavvicinare il Corpo di Polizia Locale di San Salvo alla pubblica opinione per garantire maggiore sicurezza ed armonia sociale tra le Istituzioni tutte e i Cittadini”.