Non ha risposto alle domande del giudice, che gli chiedeva dove, da chi avesse comprato i 33 chili di marijuana e a chi fosse destinato quel carico illecito. Si è svolta a Vasto, nel carcere di Torre Sinello, l’udienza di convalida dell’arresto di Koroveshi Erjon, il 33enne albanese fermato dai carabinieri a un posto di blocco istituito il 28 agosto vicino al casello autostradale di Vasto Sud mentre stava trasportando lo stupefacente nel bagagliaio della sua Mercedes Classe A.
Assistito dall’avvocato Raffaele Giacomucci, l’uomo, incensurato e residente a San Salvo, dove lavora da circa 8 anni per una cooperativa, si è avvalso di non rispondere alle domande formulategli dal gip del Tribunale di Vasto, Stefania Izzi, alla presenza del pubblico ministero titolare dell’indagine, Giancarlo Ciani. L’indagato rimane in carcere.
“Attendiamo dai laboratori di Chieti le analisi sul principio attivo contenuto nella marijuana, poi valuteremo il da farsi”, dice Giacomucci.
Le indagini degli investigatori si concentrano su persone insospettabili che potrebbero essere utilizzate come corrieri da organizzazioni malavitose.