L’albergo all’Incoronata si deve fare, ma il Comune riesce a salvare in extremis le Norme tecniche di attuazione del Piano regolatore perché, nel frattempo, ha ottenuto la Vas della Regione Abruzzo. E’ la Valutazione ambientale strategica il documento che consente all’amministrazione comunale di Vasto di evitare l’annullamento di buona parte delle cosiddette regole anti-cementificazione: le norme che stabiliscono altezza e dimensioni dei nuovi edifici, oltre che la distanza tra di essi e dal ciglio della strada.
Così ha deciso il Consiglio di Stato, dando ragione alla società che vuole costruire un hotel alla periferia Nord della città e respingendo, di conseguenza, il ricorso presentato dal Comune di Vasto.
La vicenda legale – E’ del 22 agosto la sentenza del massimo organo di giustizia amministrativa. I magistrati di Palazzo Spada erano chiamati a dirimere la controversia legale tra la Icem Snc, di cui è legale rappresentante Michele Monteferrante (imprenditore vastese ed ex assessore comunale all’epoca della Giunta Pietrocola), e il Comune di Vasto che, attraverso gli avvocati Franco Gaetano Scoca e Marina D’Orsogna, aveva presentato ricorso avverso la sentenza del Tar di Pescara.
In primo grado, infatti, i giudici amministrativi abruzzesi avevano dato ragione alla Icem, accogliendo l’istanza presentata dagli avvocati Salvatore De Simone e Giuseppe Gileno.
La notizia aveva avuto grosso risalto. Il rischio per l’amministrazione Lapenna era elevato: se fosse stata confermata in toto nel secondo e definitivo grado di giudizio, la sentenza avrebbe avuto l’effetto di annullare almeno un terzo delle Nta del Piano regolatore, entrate in vigore nel 2011 al termine di una farraginosa procedura durata cinque anni. Di conseguenza, le Norme tecniche si sarebbero esposte a ricorsi a pioggia, rischiando di diventare carta straccia.
La sentenza – Nello scorso autunno, i giudici romani avevano concesso al Comune di Vasto otto mesi di tempo per mettersi in regola. Serviva la Vas, valutazione ambientale strategica, di cui le Nta erano sprovviste. Una volta ottenuto dalla Regione l’indispensabile documento, l’amministrazione comunale di centrosinistra è riuscita a salvare la normativa tecnica. Ma non a evitare la condanna: Il Consiglio di Stato (presidente Marzio Branca, consiglieri Fabio Taormina, Francesca Quadri, Umberto Realfonzo e Giulio Veltri) ha, infatti, respinto il ricorso presentato dal Comune, dando il via libera alla costruzione dell’albergo in località Incoronata e rinviando al 3 dicembre prossimo l’udienza su un secondo hotel che la società di Monteferrante vorrebbe edificare in contrada San Biagio, alla periferia occidentale di Vasto.