La truffa degli specchietti è sempre in agguato. Si ripete sistematicamente anno dopo anno. Ora anche di mese in mese. A distanza di quattro settimane dagli episodi di fine luglio, altri due automobilisti dicono di essere stati oggetto di un tentativo di raggiro lungo il tratto vastese della statale 16, tra le località di San Nicola e Casarza. Le modalità con cui i truffatori entrano in azione sono analoghe a quelle di un mese fa.
In entrambi i casi, agli automobilisti, di fronte alle insistenze dei malviventi, è bastato estrarre dalla tasca il cellulare e minacciare di chiamare le forze dell’ordine per mettere in fuga i responsabili del raggiro al termine di una discussione in cui sono stati anche minacciati di subire violenza.
La notizia del 29 luglio – Partendo da un numero di targa, i carabinieri della Compagnia di Vasto cercano di risalire agli autori della truffa degli specchietti.
Tre automobilisti presi di mira nella sola giornata di martedì scorso. I truffatori tornano a imperversare sulle strade del Vastese. La tecnica è già nota alle forze dell’ordine, che negli anni scorsi si sono trovate spesso di fronte a denunce riguardanti analoghi raggiri: il truffatore è alla guida di un’utilitaria o di un’auto vecchio tipo. Individua la preda e rallenta, facendosi sorpassare. Al momento in cui le macchine si trovano una di fianco all’altra, simula un urto e sporca il suo specchietto retrovisore (già rotto), utilizzando probabilmente uno straccio imbevuto di vernice. A quel punto, comincia a lampeggiare attirando l’attenzione dell’automobilista che lo precede e inducendolo a fermarsi. E lì comincia la sceneggiata. Il malvivente dice che la sua vettura è stata urtata e si mostra molto seccato, anche perché ha fretta. Allora insiste perché si compili immediatamente il Cid dell’assicurazione, chiedendo 200 euro di risarcimento danni.
E’ accaduto a Vasto Marina, lungo la statale 16, nella zona del campo sportivo. Un quarantenne ha simulato l’incidente. Ne è nata un’accesa discussione con la vittima che, per tagliare corto, gli ha offerto 40 euro minacciando di chiamare i carabinieri. L’uomo ha preso i soldi ed è scappato.
Martedì due analoghi episodi si sono verificati anche a Gissi. Il responsabile dell’inganno guidava una Toyota Yaris. Era un giovane di circa 25 anni, messo in fuga dai due automobilisti, che non sono caduti nel tranello e, col cellulare, hanno allertato i carabinieri della locale Stazione.