Il Vasto film festival avvelena il clima politico in questa fine d’agosto in cui si susseguono le polemiche sulla rassegna cinematografica, la cui 18^ edizione è andata in scena dal 17 al 23 agosto.
Se la moglie del sindaco, Bianca Campli, risponde alle critiche di Massimo Desiati (Progetto per Vasto), Etelwardo Sigismondi (Fratelli d’Italia) e Marco di Michele Marisi (Giovani in movimento) affermando di non aver mai avuto rapporti di lavoro con la Meta srl, società che ha organizzato il Vff 2013, Desiati controreplica così: “Non si faccia confusione. Nella nostra nota stampa diffusa, testualmente si afferma: “visitando questo sito web (metaedizioni.it), scopriamo che la critica d’arte Bianca Campli… ex professoressa svolge la sua attività di lavoro, come scrittrice, per la Meta Edizioni, ramo d’azienda della Meta srl, agenzia organizzatrice del Vasto Film Festival… minimale”. Non si è mai detto che la collaborazione è con la Meta srl. Non si può certo riscrivere la nota stampa per sentirsi, così, offesi. E che questa sia la verità è ben possibile verificarlo proprio dal sito indicato http://www.metaedizioni.it/gli-autori/bianca-campli/ . Così, giusto per amor di verità. Mai parlato di interessi economici”.
Il comunicato – Nel primo pomeriggio, Desiati e Sigismondi hanno diramato un comunicato ufficiale: “Premesso che le nostre valutazioni sono sospinte, esclusivamente, da motivi di carattere politico, in forza del nostro ruolo di Consiglieri comunali, per dì più di opposizione, ribadiamo, così come per altro dichiarato nella Conferenza stampa di ieri 27 agosto, che, lungi dal voler recare offesa alla Prof.ssa Campli, il nostro giudizio è riferito alla inopportunità di un suo qualsivoglia coinvolgimento nelle attività dell’evento denominato XVIII Edizione del Vasto Film Festival.
Tanto abbiamo ritenuto doveroso evidenziare a causa dei rapporti familiari che legano la professoressa al Sindaco della città ma non certo allo scopo di ledere l’onorabilità della critica d’arte.
Quanto da noi rappresentato risponde, tra l’altro, al vero. Ed infatti, a differenza di quanto erroneamente riportato, in un virgolettato a noi imputato, dalla Prof.ssa Campli nella sua nota di replica: ‘visitando questo sito web (meta edizioni.it) scopriamo che la critica d’arte Bianca Campli… ex professoressa svolge la sua attività di lavoro, come scrittrice, per la Meta srl, agenzia organizzatrice del Vasto Film Festival…minimale’, le corrette espressioni da noi utilizzate e contenute nella nostra originale nota stampa sono le seguenti: ‘visitando questo sito web, scopriamo che la critica d’arte Bianca Campli…, ex professoressa svolge la sua attività di lavoro, come scrittrice, per la Meta Edizioni, ramo d’azienda della META srl, agenzia organizzatrice del Vasto Film Festival… minimale’, così come, per altro, correttamente riportato dagli organi d’informazione.
La differenza non è di poco conto perché con la prima affermazione non si sarebbe detto il vero, con la seconda si è detto il vero e le notizie in nostro possesso, e poi diffuse, sono attinte da siti web istituzionali dei quali tutti possono prendere visione.
Inoltre, da parte nostra, non vi è stata nessuna intenzione di ‘far credere che ci siano interessi economici con la Soc. Meta srl’, semmai con la Meta Edizioni ma certo prendiamo atto e per vero quel che la Campli oggi afferma in ordine ai rapporti con la Meta Edizioni: il ‘Lavoro (anche lei lo chiama genericamente lavoro) da me portato a termine a titolo gratuito e poi pubblicato dalla società Meta, con la quale ripeto, non ho mai avuto rapporti di lavoro, né autonomo, né subordinato, né occasionale’.
Pertanto, se le nostre affermazioni hanno suscitato le rimostranze dell’interessata, non abbiamo alcuna remora a rettificare i termini rapporto di lavoro, realtà che pur e comunque potrebbe incardinarsi a titolo gratuito, con il termine collaborazione, attività che riteniamo, almeno questa, non possa essere disconosciuta.
Questa nuova formulazione non muta le nostre critiche, di ordine politico, circa l’inopportunità del coinvolgimento della professoressa Campli nelle attività del XVIII Vasto Film Festival.
Crediamo, però, anche per non sviare l’attenzione di alcuni, che i problemi siano altri e che siano di natura amministrativa e non solo; almeno per come l’intera vicenda della XVIII Edizione del Vasto Film Festival ha preso forma e poi si è sviluppata. Non vogliamo qui ripercorrere quanto già contenuto nella nostra prima nota stampa ma suggeriremmo, almeno, di spostare la riflessione sull’art 125 co 11 del Codice degli appalti D.Lgs. 163/2006, soprattutto dopo aver letto le dichiarazioni di una delle agenzie escluse ma, sembra, neanche partecipanti”.