In aula l’8 ottobre. E’ la data dell’udienza preliminare in cui il gup dovrà decidere se deve essere processato Marco Del Vecchio, il 37enne accusato di aver assassinato i suoi genitori, Emidio Del Vecchio, 78 anni, e Adele Tumini, 75, uccisi il 17 novembre 2012 con 111 coltellate nella casa di via Anghella in cui vivevano con il figlio.
A distanza di circa 11 mesi e dopo la perizia psichiatrica che ha verificato la capacità d’intendere e di volere dell’indagato, la fase delle indagini giungerà a un punto cruciale: il giudice stabilirà se rinviare a giudizio l’indiziato del duplice delitto.
Lui, assistito dall’avvocato Raffaele Giacomucci, fin dall’inizio si è professato estraneo ai fatti. Di tutt’altro avviso la pubblica accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Enrica Medori, che ritiene di avere prove sufficienti e, di conseguenza, ha chiesto il rinvio a giudizio.
Osvaldo e Nicoletta Del Vecchio, fratelli di Marco, assistiti dall’avvocato Gianni Menna, attendono la decisione del gup. Loro sono parte offesa in questa triste vicenda.