La Consulta Giovanile di Vasto scende in campo affinchè la vicenda-falò, che ha tenuto banco nei giorni prima e dopo il 16 agosto, diventi l’occasione per una riflessione sul mondo giovanile, sul divertimento, sulle azioni da intraprendere per dare ai giovani della città il giusto ruolo
L’organismo istituzionale di rappresentanza dei giovani vastesi ha elaborato un documento, condiviso in un incontro a cui hanno partecipato alcuni amministratori della città. C’erano l’assessore Marco Marra, già assessore alle politiche giovanili, Paola Cianci, consigliere comunale del Prc e Antonio Del Casale, consigliere comunale e segretario del Pd, che nella vicenda si era fatto sentire con un intervento non gradito dagli altri partiti della maggioranza e dal sindaco stesso.
Francesco Del Viscio, presidente della Consulta, ha ricordato come proprio questa istituzione, attiva da qualche anno in città, possa e deva rappresentare il luogo privilegiato per il confronto tra i giovani, per elaborare proposte concrete da presentare all’amministrazione. “Ma l’attenzione deve essere rivolta a livello globale, non può essere focalizzata solo sulla vicenda falò. L’obiettivo della Consulta è quello di essere presenti e propositivi su tutti gli aspetti della vita sociale, dalla scuola al lavoro, contesti in cui oggi si registrano molte criticità”. Del Viscio ha fatto riferimento al documento che verrà presentato al sindaco Lapenna, in cui vengono evidenziati “4 punti cardinali per dibattere di cose serie. Sono temi di ampio respiro, ma non parole vuote per piacere a tutti”.
Nel dibattito è stato Roberto Naccarella a evidenziare come “è necessario che si ricostruisca il rapporto di questa amministrazione con la componente giovanile dei vastesi, cosa che è andata perduta nel corso dei mesi, in particolare con tutte le azioni, o le non azioni, compiute in questa stagione estiva”.
Smorza i toni rispetto al suo intervento a caldo Antonio Del Casale. “La vicenda falò è poca cosa rispetto alle problematiche che affliggono i giovani. Sappiamo bene quello che è accaduto in passato, dove non tutti si sono comportati secondo le regole della convivenza civile. Credo sia stato un problema di metodo. Le forze dell’ordine hanno svolto il loro lavoro nel migliore dei modi, ma forse da parte dell’amministrazione si poteva organizzare la situazione in modo diverso”.
L’assessore Marco Marra ha ricordato ai presenti come “la problematica falò è comune a tutte le regioni. Anche io ho fatto falò, quando ero più giovane, anche a Punta Penna, cosa che oggi sarebbe impensabile. E’ evidente che tante cose sono cambiate. Oggi c’è una Riserva, a Vasto Marina c’è l’area Sic. Anche per l’amministrazione ci sono alcuni aspetti su cui finire di regolamentare. Devo dire, però, che non è mai stato negato il dialogo tra amministrazione e giovani. Se c’è un rapporto da ricostruire, come è stato evidenziato, mi farò carico, insieme agli altri colleghi più giovani, di riportare il dialogo. Però devo essere onesto nel dire che ho visto situazioni orribili, di degenerazione dovute ad abusi di alcol ed altro. Su questo non transigo”.
Da qui, come evidenziato con altri interventi, la necessità di riunire i giovani della città per rendersi protagonisti di azioni concrete, potendo intervenire con proposte nel calendario degli eventi, riuscendo a fare fronte comune tra tutti i giovani della città, sia quelli in età scolastica, che vivono qui tutto l’anno, che gli universitari, che tornano per alcuni periodi dell’anno.
Ora c’è attesa per l’incontro tra i giovani vastesi e il primo cittadino Lapenna. A lui consegneranno il documento che presenta le loro riflessioni e le proposte d’azione basate sui 4 temi identificati: corresponsabilità, dialogo, sicurezza e legalità, sviluppo.
Foto – Incontro con la Consulta Giovanile
Incontro con la Consulta Giovanile