Da Franco Travia, lettore di ZonaLocale.it, riceviamo e pubblichiamo:
Volevo dire la mia, anche se non ho voglia di iniziare una lunga e noiosa disquisizione sul “è giusto fare il falò oppure no” o “è una tradizione alla quale non si può rinunciare”. In realtà i falò non mi piacciono, ne ho fatti pochi e li preferivo quando erano leggermente più intimi rispetto a quelli che sono oggi. Lungi da me però giudicarli negativamente, anche perché visto il mortorio degli ultimi tempi è una delle poche cose che rimaste da fare qui in zona. Pare brutto farli divertire ‘sti ragazzi, vero?
Sempre che, chiaramente, non si voglia andare a San Salvo, che negli ultimi anni sta anni luce avanti rispetto alle nostre organizzazioni.
Sarà perché forse lì i locali collaborano, si danno da fare e capiscono che è l’unione a fare la forza.
Sarà che per quanto bella possa essere una città (e Vasto lo è), non tutte le persone sono capaci di rimboccarsi le maniche e creare qualcosa di davvero buono.
Sarà che ormai Vasto è una presunta città, o come mi piace dire “un paesino che si crede una città”. Che poi essere un paesino non è così negativo, se ben organizzato. Anzi.
Chiusa la parentesi strettamente personale però voglio venire subito al punto: mi è capitato di vedere foto e video degli agenti dei vari corpi di polizia e (addirittura) della forestale. Proprio li, onestamente, ho provato maggiore vergogna.
Esatto: quel momento in cui vedi una cosa così vergognosa che cominci tu a provare quella sensazione che, evidentemente, chi era li ieri a fare foto con una macchinetta anzichè fare il proprio dovere non provava. Così mi sono subito chiesto: è mai possibile che qui a Vasto succede di tutto e, guarda caso, questi “signori” chiamati a tutelarci si fanno vedere solo quando devono andare ad infastidire dei ragazzi che stanno facendo un innocuo falò?
Dopo anni continuo a sentire di rapine in pieno centro alle sei di pomeriggio e le forze dell’ordine arrivano epoche dopo il fatto, totalmente incapaci di trovare una soluzione al problema.
Poi sento del tizio che hanno fermato qualche giorno fa, nei pressi del benzinaio della circonvallazione: pericoloso, sicuramente, ma una volta fermato quanti agenti c’erano a prenderlo? Non sapevo ci fosse un nuovo Riina da arrestare. Mancavano solo i giubbotti antiproiettile e il capitano Ultimo. Il 90% di quello che si vedeva era una pura mania di protagonismo.
Nel frattempo (e non venga fraintesa questa affermazione come una qualsiasi forma di razzismo) gli zingari fanno il loro comodo un po’ ovunque. Nessuno dice loro niente di niente. Ogni Vastese lo sa ma le forze dell’ordine misteriosamente hanno acquisito questo strano potere: sparire quando più c’è bisogno di loro.
Ora, soprattutto per questa ultima affermazione già so quale potrebbe essere una possibile replica: “non sono solo le forze dell’ordine a doversi comportare bene, ma la cosa dovrebbe cominciare dai cittadini”.
Sono parzialmente d’accordo. Parafrasando le parole di un famoso giudice, uno dei pochi Eroi (e lo scrivo con la maiuscola, giusto per sottolineare meglio l’enorme differenza con questi omini che vanno in giro per le strade ultimamente) che ci sono rimasti, dovrebbe essere proprio chi ha la forza di opporsi a queste cose che dovrebbe cominciare ad impegnarsi.
Molto spesso il cittadino non può difendersi da solo: non è proprio il diritto che dovrebbe scoraggiare una giustizia in stile far west?
Prima di concludere, ho saputo che alcuni ragazzi sono andati a fare un falò direttamente a Casalbordino. Avrei fatto la stessa cosa: se la storia dovesse continuare secondo questa traccia, boicottate Vasto anche per i falò. Magari, a quel punto, si renderanno conto di quello che stanno facendo.
Spero non siano considerate parole “forti” le mie. Anzi, date le circostanze forse sono pure troppo “soft”.
Buon Lavoro
Franco