“Non c’è dolo, ma probabilmente colpa”, spiega Livia Mattei, comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato. Gli agenti della Stazione di Vasto indagano per individuare le responsabilità dell’incendio scoppiato due giorni fa a Casalbordino, dove le fiamme sono state innescate da alcuni fuochi d’artificio.
“Le indagini sono in corso. Sui risultati – spiega la dirigente della forestale – riferiremo all’autorità giudiziaria”. L’inchiesta è coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vasto.
La notizia del 15 agosto – Ci ha pensato il fuoco a portare scompiglio nel giorno di ferragosto. Sul lungomare di Casalbordino era in corso la processione in onore di Maria Assunta in cielo. Quando il corteo è arrivato nel tratto sud del litorale, in cielo sono saliti i fuochi pirotecnici. Il pomeriggio era molto ventoso, con un forte maestrale a spazzare il cielo, tanto da impedire la processione delle barche in mare.
Quando i fuochi d’artificio erano terminati e il corteo si stava rimettendo in marcia verso l’Hotel Calgary, dove si sarebbe celebrata la Santa Messa, ecco l’amara sorpresa. Qualche residuo dei fuochi, cadendo nel terreno tra la strada e la ferrovia, a pochi metri dalla spiaggia, ha infiammato la vegetazione secca. Sul posto si sono precipitati sia i titolari della ditta che aveva realizzato i fuochi, con un estintore, che i volontari della Protezione Civile. Ma non c’è stato niente da fare perchè il fuoco, alimentato dal forte vento, aveva attaccato già una vasta porzione di terreno. “Se il nostro gruppo avesse in dotazione un mezzo antincendio – commenta amaramente il presidente del gruppo “Madonna dell’Assunta” Tommaso Bucciarelli – avremmo risolto tutto in pochi minuti”.
E invece è stato necessario attendere l’arrivo dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Vasto e di una squadra del gruppo comunale di protezione civile di Vasto. Ma ormai il fuoco era arrivato nei pressi del tracciato ferroviario, bruciando la gran quantità di vegetazione presente. Un treno è riuscito a passare tra il denso fumo nero. Poi il tratto ferroviario è stato chiuso al traffico dei treni. Sul posto anche gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, per coordinare le operazioni di spegnimento.
Il fuoco ha “saltato” i binari, propagandosi nella vegetazione posta dall’altro lato della collinetta su cui corre la linea adriatica. Vigili del fuoco e protezione civile hanno potuto agire solo con i mezzi fuoristrada, riuscendo, dopo un gran lavoro, a rimettere in sicurezza la zona. Oltre a quelli già presenti sul posto sono arrivati altri due mezzi della Protezione civile che hanno potuto raggiungere il fronte del fuoco. In tanti curiosi si sono fermati sul lungomare e sulla statale 16, attirati dalla gran colonna di fumo che saliva in cielo.
Messo in sicurezza il tratto ferroviario, è stata disposta la riapertura, anche se molti dei treni in viaggio lungo l’Adriatica hanno accusato diversi minuti di ritardo. Con quanto accaduto nel pomeriggio la preoccupazione di molti è nel sapere se questa sera i fuochi pirotecnici di ferragosto si svolgeranno regolarmente o se questo nefasto episodio li bloccherà.