Il tam-tam è partito nel pomeriggio, via sms o su facebook. “Le forze dell’ordine stanno facendo i controli contro i falò. Hanno anche sequestrato la legna”. Il sindaco Luciano Lapenna lo aveva ribadito in una nota dopo il vertice sulla sicurezza: “E’ vietata la balneazione dopo il tramonto, accendere i fuochi sulla spiaggia e avere generatori di corrente sull’arenile“. In pratica uno stop ai falò di Ferragosto, tradizione ultradecennale dei giovani vastesi.
Ma i ragazzi si erano organizzati comunque salvo poi trovarsi di fronte alle forze dell’ordine, chiamate a far rispettare l’ordinanza balneare, che hanno imposto loro lo stop. I tanti ragazzi radunatisi in via Grecale hanno pensato quindi di esprimere il loro dissenso per la situazione rallentando il traffico sulla statale 16, a quell’ora già percorsa da centinaia di vetture. Hanno attraversato ripetutamente e in massa la strada, sulle strisce pedonali, costringendo le vetture a fermarsi. Si sono create lunghe code, in ambedue i sensi di marcia.
Sul posto anche le forze dell’ordine per mantenere la situazione sotto controllo e la protesta nei limiti della civiltà. “Non possono toglierci anche i falò”, continuavano a ripetere i ragazzi agli agenti. Dopo un po’ la protesta si è calmata, anche se tra i ragazzi era tanta la rabbia e l’amarezza. “Mio padre faceva il falò quando era ragazzo – ci ha detto un giovane -. Ora io non posso farlo. E’ solo una serata per stare insieme”.
Dopo un po’ la maggior parte dei ragazzi si è allontanata dalla zona della protesta, con l’intenzione di far valere ancora la loro voce e con la voglia di continuare la tradizione di ferragosto.