“Invitiamo tutti coloro che fossero in possesso di qualche elemento e/o notizia sulle ultime ore di Patryk Sobczak a darne comunicazione ai Carabinieri di Vasto o agli stessi familiari”. E’ Domenico Frattura, avvocato lancianese della famiglia del giovane tragicamente morto dopo la Notte Rosa, a lanciare un appello pubblico.
“Il fatto, infatti, che l’autopsia abbia accertato che il decesso sia dipeso dall’investimento da parte dell’auto, non dissipa tutti gli altri dubbi: perchè Patryk si è andato a coricare proprio dinanzi all’auto e, tra l’altro, scegliendo un giaciglio tutt’altro che comodo, sopra le pietre aguzze del tracciato ferroviario dismesso? C’è andato da solo o ce l’hanno portato (o, forse, abbandonato), magari dopo un malore? Ed il suo portafoglio – che di certo aveva con sè quando è uscito di casa – che fine ha fatto? Chi l’ha preso? E perchè?
La famiglia sta cercando di dare una risposta a tutti questi quesiti ed ad una fine che oltre che drammatica presenta ancora troppi punti oscuri, soprattutto per ciò che concerne i momenti precedenti il decesso. E’ per questo che i miei assistiti (la mamma e gli altri famigliari, ndr) chiedono aiuto a chi può saper o aver visto qualcosa di utile. D’altro canto ai lati dell’area di risulta ove si è verificato il sinistro mortale vi sono dei palazzi abitati da numerose famiglie e non è escluso che qualcuno, stante anche il fatto che era in corso una festa che si è protratta fino al mattino, possa aver notato il giovane”, sottolinea l’avvocato Frattura.
“Mi preme inoltre fare presente che la famiglia Sobczak-Martelli esprime con commozione un vivo ringraziamento a tutti coloro, parenti, amici e conoscenti, che numerosissimi, hanno partecipato al suo dolore, testimoniando così come Patryk fosse benvoluto e stimato da tantissimi.
Un ulteriore ringraziamento è poi indirizzato alla Procura della Repubblica di Vasto, ai Carabinieri dell’aliquota radiomobile della città istoniense e ai Primi Cittadini dei Comuni di Vasto e di Rocca San Giovanni, che hanno dimostrato una enorme sensibilità e disponibilità.
Senza, da ultimo, omettere di rivolgere un pensiero anche a colui che – suo malgrado- si trova oggi a convivere con un peso che ne sta sicuramente condizionando l’esistenza. Nei confronti di costui i miei assistiti non nutrono alcun risentimento o astio in quando ben consci della fatalità di quanto accaduto”.