Da Annarita Racano, titolare di un’attività commerciale di via Canaccio, riceviamo e pubblichiamo:
Con un gruppo di cittadini ed imprenditori che, loro malgrado hanno scelto di investire a Vasto. Abbiamo chiesto per le nostre attività commerciali site in una povera stradina di Vasto adiacente Piazza Rossetti, di chiudere al traffico veicolare la stradina stessa per poterci dare la possibilità di lavorare anche all’esterno.
La stradina di cui parliamo è il primo tratto di Via Canaccio, più precisamente è il tratto di strada ricompreso tra l’angolo di Via Giulia e l’angolo di via Arno.
Nel mese di giugno scorso con gli imprenditori e molti cittadini di via Canaccio ci siamo riuniti ed abbiamo concordato di chiedere alla “pregiata” Amministrazione Comunale di chiudere al traffico veicolare la suddetta stradina anche perché, ci ha riferito un funzionario della Polizia Municipale, tale chiusura non avrebbe arrecato alcun danno alla viabilità urbana.
In effetti, a ben osservare, il primo tratto di via Canaccio è inutilmente aperto al traffico ed è inutilmente predisposto per parcheggio e, secondo il giudizio di tecnici esperti e competenti, questo tratto di strada non ha le caratteristiche necessarie che il Codice della Strada prevede per poter essere usato come l’amministrazione intende e quindi già per questo il comune di Vasto sarebbe sanzionabile.
Ma torniamo alla nostra peripezia: a giugno scorso, quindi, abbiamo raccolto le firme dei residenti e commercianti ed in delegazione ci siamo recati dal Signor Sindaco per perorare la nostra richiesta.
Il Signor Sindaco ci ha fatto accomodare nell’ufficio del suo fido segretario il quale, a sua volta, ci ha condotto nell’ufficio di un certo assessore Tiberio. L’assessore Tiberio ci ha consigliato di parlare con un funzionario della Polizia Municipale per la fattibilità tecnica della richiesta.
Dopo qualche giorno il parere della Polizia Municipale è positivo………..Evviva!
Tutti contenti torniamo dall’assessore Tiberio che esultante ci dice: ”Ok, “tutt’apposto”, domani deliberiamo la chiusura al traffico del primo tratto di via Canaccio ed il primo agosto potete essere operativi…………e buon lavoro!!!
Noi poveri stupidi ci abbiamo creduto e come si dice a Vasto abbiamo “abboccato”.
Immediatamente abbiamo potenziato il personale, comprato sedie, tavoli ed ombrelloni ma…….colpo di scena!!!……..la delibera il primo agosto non c’è!!!
Mi armo di buona pazienza ritorno presso tutti gli attori del’Amministrazione ma nessuno risponde alle mie domande, nessuno sa niente: il sindaco non riceve, il fido segretario è impegnato per l’abbronzatura, l’assessore Tiberio è molto impegnato, mi dicono, a inventariare i timbri postali obsoleti, il direttore generale è fuori Vasto per impegni istituzionali, il segretario generale alle prese con una cura di bellezza……..Sigh……..telefono al Comune e per grazia ricevuta mi risponde l’ennesimo segretario del Sindaco che mi chiede una e-mail per raccontare i fatti.
Faccio immediatamente la mail ma, poco dopo anche l’ennesimo segretario “mena il can pe’ l’aia”.
L’otto Agosto mi reco di nuovo al comune e…sentite, sentite cosa mi dice l’ennesimo, imbarazzato, segretario del Sindaco: “Non se ne fa niente………scusate tanto ma….ma abbiamo scherzato!!!!
E con uno sguardo mi sembra dica: “Siete stati ingenui, avete sbagliato tutto, avete parlato con le persone sbagliate, siete stati sciocchi ed incauti, avete dimenticato che avete a che fare con l’amministrazione del Comune di Vasto…….Mannaggia, forse dovevate parlare con il parente giusto!!!
A questo punto della storia, però, mi è dovuta una risposta seria dal Sindaco e dall’assessore Tiberio per il comportamento che hanno assunto nei nostri confronti.
Intanto spengo le luci in un angolo di Vasto che ha tanto bisogno di essere bonificato: chiudo per ferie e licenzio il personale in esubero.