Il documento era chiaro. La Del Gatto aveva garantito per la Silda spa il pagamento degli stipendi arretrati entro il 31 luglio. Ad oggi, 1 agosto, i bonifici effettuati secondo quanto riferito ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, sarebbero 10-11. L’azienda non ha mantenuto fede alla fideiussione del 26 luglio se non nella parte che la riguardava, cioè la possibilità di caricare il materiale non posto sotto sequestro senza incontrare la resistenza dei lavoratori.
Questa mattina c’è stata nuovamente un’assemblea dei lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento. C’era attesa di notizie dal Tribunale, dove i legali dell’azienda e quelli del sindacato si erano trovati perchè convocati dal giudice per risolvere le controversie legate al sequestro. In questa sede erano attese anche le ricevute che attestavano l’effettiva transazione tra Del Gatto e i lavoratori licenziati. Prove che non sono arrivate, se non per le pochissime persone già citate, mentre erano stati in 114 a firmare l’istanza di sequestro.
In questo rimbalzare di informazioni tra Gissi e Vasto la linea portata avanti dai sindacati è stata chiara fin dalle prime battute. In assenza di bonifici entro i termini (peraltro già scaduti) si procederà all’istanza di fallimento nei confronti della Silda. Notizia confermata dai segretari provinciali dei sindacati e dai legali. Dopo la predisposizione del documento verranno apposte le firme da parte dei lavoratori e anche chi non aveva firmato la richiesta di sequestro conservativo potrà essere inserito in questo documento.
Con i tempi tecnici necessari per procedere alla stesura del documento e alla raccolta delle firme si arriverà a presentare l’istanza di fallimento lunedì mattina. Solo un pagamento totale entro domani potrebbe far desistere i lavoratori, anche se in molti questa mattina erano fermi nelle intenzioni: “C’era scritto 31 luglio e 31 luglio doveva essere”.
Intanto domani verrà depositato l’esposto con cui si chiede alla magistratura di ricostruire il percorso della riconversione fallita per far luce sui tanti aspetti oscuri della vicenda. Si continuerà a mantenere vivo il presidio perchè quella che sale forte da contrada Terzi è una richiesta a ripartire con una nuova riconversione, con nuove aziende, che non siano Silda e New Trade. Lo hanno gridato i lavoratori, lo hanno ribadito Rucci, Zerra e Schioppa. Oltre ad organizzare i turni di presidio è stato stilato un elenco per andare a Roma a manifestare davanti al Ministero dello Sviluppo economico. La data sarà quella dell’11 settembre, in cui le parti in causa sono state riconvocate per fare il punto della situazione. Da Gissi l’appello a tutte le istituzioni del territorio ad essere presenti in quella occasione.
Foto – Assemblea lavoratori ex Golden 1 agosto
L’assemblea dei lavoratori davanti ai cancelli ex Golden Lady