Il Consiglio regionale d’Abruzzo ha approvato nella seduta di ieri la risoluzione con cui si impegna all'”intervento, presso il Governo nazionale, affinché a chiunque ne faccia richiesta, sia consentito l’accesso alle terapie staminali secondo il metodo Stamina” per combattere le malattie degenerative.
Soddisfazione viene espressa dal comitato di genitori sorto di recente per promuovere l’iniziativa. Nelle scorse settimane, nove bambini di Vasto avevano scritto una lettera a Chiodi perché si interessasse dell’importante problema. Il governatore ha ricevuto i rappresentanti del comitato prima che il documento, presentato dal consigliere Emilio Nasuti approdasse nell’aula di Palazzo dell’emiciclo.
Il testo della risoluzione – Il Consiglio regionale d’Abruzzo,
considerato che
1) I malati affetti da malattie rare sono decine di migliaia;
2) In Abruzzo ci sono state migliaia di richieste da parte di persone affette da malattie incurabili per poter accedere al metodo Stamina;
3) I 40 bambini sottoposti al trattamento Stamina hanno avuto tutti miglioramenti importanti senza manifestare effetti collaterali;
4) Nessuna di queste 40 famiglie è stata mai ascoltata in audizione parlamentare dalle Commissioni Sanità di Camera e Senato in merito ai miglioramenti conseguiti comprovati anche da documentazione medica;
5) Gli Spedali Civili hanno dovuto stanziare € 500.000,00 per pagare i legali al fine di ottenere il rigetto dei ricorsi, invece di poter dedicare tale somma alla ricerca;
6) Attualmente ci sono centinaia di bambini in pericolo di vita che potrebbero migliorare le loro condizioni accedendo a tale metodica;
7) I tempi di attesa per poter usufruire del predetto trattamento sono biblici per via dei provvedimenti giudiziali i quali, tra l’altro, non sono neppure sempre favorevoli;
8) Gli Spedali Civili di Brescia che ospitano la Stamina Foundation del Prof. Vannoni, unica in grado di effettuare le infusioni secondo il metodo Stamina, contravvengono le disposizioni dei Giudici convocando i malati affetti da gravi patologie;
9) Tutte le persone che fanno la predetta richiesta non hanno cure alternative in quanto affette da patologie con progressioni degenerative con esito mortale;
10) A una bimba abruzzese di solo un anno, affetta da SMA1 (Atrofia Muscolare Spinale), è stato impedito, con provvedimento giudiziario emesso in Abruzzo, l’accesso a tale metodologia sperimentale
11) Che non può esistere disparità di trattamento tra gli individui e che sussiste contestualmente il diritto alla salute ai sensi degli artt. 2, 3 e 32 della Costituzione;
invita il Governo nazionale ed in particolare il Ministro della Salute ad attivarsi ulteriormente e in tempi brevissimi, nella ricerca di soluzioni che possano garantire a tutti coloro che ne facciano richiesta , parallelamente alla sperimentazione scientifica e ai Decreti Legge, la possibilità di accedere alle cure staminali secondo la metodica Stamina sotto la responsabilità del richiedente, del medico prescrittore e del Direttore del laboratorio di produzione della predetta metodica, poiché l’alternativa attuale per le persone richiedenti è solo quella di un esito infausto del decroso della malattia.