”Un invito al Governo nazionale e in particolare il Ministro della salute, ad attivarsi ulteriormente e in tempi brevissimi, nella ricerca di soluzioni che possano garantire a tutti coloro che ne facciano richiesta, parallelamente alla sperimentazione scientifica e ai decreti legge, la possibilita’ di accedere alle cure staminali secondo la metodica Stamina, sotto la responsabilita’ del richiedente, del medico prescrittore e del direttore del laboratorio di produzione della predetta metodica, poiche’ l’alternativa attuale per le persone richiedenti e’ solo quella di un esito infausto del decorso della malattia”.
E’ il passaggio centrale del testo della risoluzione, a firma di Emilio Nasuti, che sara’ presentata oggi nel corso della seduta del Consiglio regionale. ”Nella nostra regione – spiega Nasuti – ci sono state numerose richieste da parte di persone affette da malattie incurabili, per poter accedere al metodo Stamina. I 40 bambini che finora si sono sottoposti a questo trattamento, hanno avuto miglioramenti evidenti delle loro condizioni, senza manifestare effetti collaterali.
Nessuna di queste famiglie, pero’, e’ stata mai ascoltata nelle Commissioni parlamentari sulla sanita’ e a oggi, l’unico sistema per poter accedere al metodo e’ il ricorso giudiziario, che pero’ comporta tempi lunghi e non sempre ha esito favorevole”. Per Nasuti l’attuale situazione crea disparita’ di
trattamento tra i cittadini, a seconda della circoscrizione giudiziaria in cui risiedono. E questo violerebbe gli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione.
”In Abruzzo – continua il consigliere – c’e’ una bimba di appena un anno affetta da atrofia muscolare spinale, a cui il tribunale ha impedito l’accesso al metodo Stamina, mentre altrove altri malati, hanno avuto la possibilita’ di sottoporsi al trattamento presso gli Spedali riuniti di Brescia, dove ha sede la Stamina Foundation del professor Vannoni. E’ ovvio che il diritto a una terapia non puo’ essere lasciato alla discrezionalita’ di un giudice, ma deve esistere una normativa chiara e precisa che non crei odiose differenze tra chi soffre”.
Un incontro si è tenuto a Pescara con Emilio Nasuti, Gianni Chiodi, il vastese Stefano Moretti, Barbara Mantini per la stamina, Andrea Sciarretta papà della piccola Noemi, i bimbi che hanno girato il video messaggio per Papa Francesco, la piccola Noemi ed Erika Ciocca.
“In Consiglio regionale – commenta Moretti – verrà portata dal consigliere Nasuti una risoluzione storica che posiziona l’Abruzzo completamente a favore dei malati e della libertà di cura. La nostra è la prima regione italiana che prende una posizione chiara e netta sul contestato metodo stamina”.
La lettera di nove bambini vastesi – “Abbiamo finito di girare l’appello video che nove bambini vastesi hanno deciso di mandare a Papa Francesco per aiutare tutti i bambini e le persone che sono in attesa della terapia con le cellule staminali.
Gli stessi bambini hanno stilato e firmato un documento indirizzato alle massime autorità della Regione Abruzzo dove si chiede l’approvazione unanime di una risoluzione urgente che costringa il Governo ed il Parlamento a prendere provvedimenti urgenti affinché tutti i bambini e tutti i malati possano sottoporsi all’infusione di cellule staminali del metodo Stamina.
Affinché questo sia possibile i bambini chiedono alle massime autorità abruzzesi che la Regione metta a disposizione le proprie strutture sanitarie in modo tale che l’ospedale di Brescia sia aiutato a smaltire la lista d’attesa e possa cominciare ad eseguire le terapie su tutti gli altri malati.
Aspettano con ansia di essere convocati dal Consiglio Regionale per poter assistere alla approvazione della risoluzione che costituirebbe un precedente in Italia ed aprirebbe un varco oggi chiuso da una burocrazia assassina.
I bambini chiedono di fare in fretta perchè la malattia non perdona ma soprattutto non aspetta. Vi pregano di condividere e di informare tutti.
Grazie. Greta, Greta, Noemi, Roberta, Raffaella, Luigi, Alberto, Sara e Federica”.