Partendo da un numero di targa, i carabinieri della Compagnia di Vasto cercano di risalire agli autori della truffa degli specchietti.
Tre automobilisti presi di mira nella sola giornata di martedì scorso. I truffatori tornano a imperversare sulle strade del Vastese. La tecnica è già nota alle forze dell’ordine, che negli anni scorsi si sono trovate spesso di fronte a denunce riguardanti analoghi raggiri: il truffatore è alla guida di un’utilitaria o di un’auto vecchio tipo. Individua la preda e rallenta, facendosi sorpassare. Al momento in cui le macchine si trovano una di fianco all’altra, simula un urto e sporca il suo specchietto retrovisore (già rotto), utilizzando probabilmente uno straccio imbevuto di vernice. A quel punto, comincia a lampeggiare attirando l’attenzione dell’automobilista che lo precede e inducendolo a fermarsi. E lì comincia la sceneggiata. Il malvivente dice che la sua vettura è stata urtata e si mostra molto seccato, anche perché ha fretta. Allora insiste perché si compili immediatamente il Cid dell’assicurazione, chiedendo 200 euro di risarcimento danni.
E’ accaduto a Vasto Marina, lungo la statale 16, nella zona del campo sportivo. Un quarantenne ha simulato l’incidente. Ne è nata un’accesa discussione con la vittima che, per tagliare corto, gli ha offerto 40 euro minacciando di chiamare i carabinieri. L’uomo ha preso i soldi ed è scappato.
Martedì due analoghi episodi si sono verificati anche a Gissi. Il responsabile dell’inganno guidava una Toyota Yaris. Era un giovane di circa 25 anni, messo in fuga dai due automobilisti, che non sono caduti nel tranello e, col cellulare, hanno allertato i carabinieri della locale Stazione.