Franco Peschetola è tornato a ricoprire la carica di presidente della Virtus Cupello, che oggi inizia la preparazione in vista del prossimo campionato di Eccellenza, conquistata dopo la vittoria nei play off di Promozione. I giocatori della passata stagione sono stati tutti confermati, in più sono arrivati Luongo, Sputore, Berardi e Fizzani.
Come mai questa scelta di tornare ad essere il presidente?
Non sono mai andato via, dopo che il presidente Ciffolilli ha deciso di rinunciare alla carica mi è stato chiesto di ricoprirla, la mia grande passione non ha saputo dire di no.
Quali obiettivi avete per questa stagione?
Puntiamo a fare un campionato tranquillo, vogliamo mantenere la categoria e toglierci qualche soddisfazione. Restare in Eccellenza sarebbe già una grande vittoria per una realtà come la nostra e poi vorremmo far crescere il settore giovanile dove abbiamo elementi molto validi.
A livello dirigenziale avete anche qualche novità.
Alfonso De Filippis rappresenta il valore aggiunto del progetto. Il suo innesto è per far crescere la squadra a livello locale, è serio e preparato. Ma dietro c’è il grande lavoro di tutti i dirigenti che ringrazio, sono circa 40, hanno fatto moltissimo per la Virtus Cupello. Per fortuna anche a livello societario abbiamo delle persone molto valide, ed è giusto che ci sia anche rispetto per chi si espone in prima persona. Con Repetto ora sarà molto difficile collaborare visto il suo ruolo di direttore sportivo nel Pescara, ma ci sentiamo ancora e l’amichevole giocata contro i biancazzurri dimostra quale sia il nostro rapporto.
Come può un piccolo paese raggiungere questi risultati?
La nostra è una società di amici con una grande passione, ci aiuta molto anche il sindaco Pollutri in primis che è un grandissimo appassionato, guarda molto al sociale e allo sviluppo della nostra comunità. Abbiamo sempre voluto togliere i ragazzi dalla strada o dal computer portandoli in un campo di calcio moderno e funzionale e così è stato. Abbiamo circa 160 giovani iscritti, questo è un aspetto molto positivo che ci inorgoglisce. Dai primi calci alla prima squadra, siamo gli unici forse insieme a San Salvo ad avere tutte le categorie e tutte hanno ottenuto buoni risultati. Anche la prima squadra assemblata per vincere i play off e ci siamo riusciti.
Che mercato è stato il vostro?
Abbiamo avuto poche difficoltà, non siamo stati in mezzo alla bagarre, ma nell’ombra, anche perché non possiamo competere con realtà più blasonate come la Vastese, non abbiamo cercato giocatori che interessavano altre società, ma abbiamo guardato altrove e poi abbiamo confermato tutti i ragazzi che ci hanno portato fin qui, non abbiamo dovuto insistere più di tanto, li ringrazio per la grande gioia che hanno regalato al nostro paese. Inoltre avere una struttura del genere per giocare ci aiuta nelle trattative di mercato.
Sputore e Luongo come li avete convinti?
Nicola è una vecchia fiamma, Luongo pensavamo fosse irraggiungibile e distante dal nostro budget, invece a lui è piaciuto il progetto e ci siamo accordati in 10 minuti, questa è una scommessa anche per lui. Il mercato è ormai chiuso, se arriva qualcuno in più sarà un lusso, pensiamo alle giovanili, vogliamo produrre talenti in casa.
Avete incontrato qualche difficoltà?
Siamo stati bravi a non inserirci nelle tensioni, abbiamo visto tutto da fuori, San Salvo non ha ancora iniziato, altrimenti sarebbe stato più difficile. Ma noi non siamo obbligati a vincere, siamo tranquilli, a Vasto è giusto che ci sia più pressione. La solidità e l’esperienza di queste società permette loro di partire con un bel vantaggio. Per me è comunque una sana competizione, noi siamo amici con tutte le altre squadre della zona, anche se spero di non giocare contro le squadre della zona in coppa, purtroppo si sta creando troppa antipatia. Noi siamo più piccoli, loro grandi realtà, gli auguro il meglio e che raggiungano tutte gli obiettivi che hanno stabilito, anche perché se la Vastese sale di categoria tutto il territorio ne ottiene benefici, il loro è un bel progetto, possono andare lontano.
Perchè avete scelto come allenatore Massimiliano Memmo?
Sono stati bravi Buda e De Filippis, è una loro scelta, hanno vagliato tra una serie di nomi e hanno scelto Memmo, erano stati appositamente incaricati di scegliere il nuovo tecnico. Tutti erano molto motivati, ma lui ha una grande esperienza da giocatore, in categorie importanti, una decisione presa anche per uscire dal territorio e guardare oltre.