Mi chiamò al telefono un pomeriggio dei primi giorni del Dicembre scorso: “Sono Nicola Notaro. Voglio aderire all’appello per il referendum cittadino su Punta Penna.” Ci vedemmo a casa sua. Parlammo a lungo. La mattina del 13 era con noi, in piazza, alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. È stata, salvo errore, l’ultima sua apparizione pubblica. “Celè, quando serve fammelo sapere…”
Non ci siamo visti più.
È stato un uomo politico e un amministratore pubblico di rilievo, ed è giusto che se ne ricordino l’attività amministrativa e le opere pubbliche che ha fatto costruire.
A me, per il poco che l’ho conosciuto, piace ricordarlo per la sua capacità di essere uomo tra gli uomini. Per il suo essere parte, parte attiva, di una comunità, di un luogo, di un’identità comune; e per l’impegno civile che sino all’ultimo ha saputo dimostrare. Grazie, Nicola.
Michele Celenza