E’ ancora una lunga giornata quella vissuta davanti ai cancelli della ex Golden Lady di Gissi. Una giornata iniziata a Chieti, con l’incontro presso la Prefettura alla presenza di tutte le parti coinvolte nella vicenda della Silda spa. C’è stato il confronto tra i rappresentanti dell’azienda e dei sindacati, in cui sono state ribadite le posizioni mantenute anche negli ultimi giorni.
E’ stato un incontro interlocutorio, dopo che il Prefetto Fulvio Rocco De Marinis era intervenuto ieri per invitare la proprietà della Silda a desistere dalla volontà di recarsi presso lo stabilimento per caricare il materiale necessario alla produzione presso altri luoghi.
Una mattinata di attesa per i lavoratori anche per il decreto di sequestro conservativo da 330mila euro presentato dai legali dei 3 sindacati. Il giudice lo ha firmato stamattina, dando mandato all’ufficiale giudiziario, la dottoressa Incoronata Ronzitti, di recarsi in contrada Terzi per eseguire quanto stabilito.
Il suo arrivo, alle 16, in Val Sinello è stato accolto con sorrisi da parte dei lavoratori, convinti di segnare un primo punto, dopo tante delusioni, in questa lunga battaglia. Ad accompagnarla all’interno del capannone le forze dell’ordine e alcuni rappresentanti di azienda e lavoratori. Con il passare delle ore è aumentata la tensione, perchè dall’interno non arrivavano notizie. E’ stato necessario far intervenire anche un fabbro, perchè c’erano alcuni contenitori di pelli chiusi con il lucchetto e di cui i due dipendenti presenti a Gissi non erano in possesso di chiavi.
Intanto i lavoratori si sono ritrovati in assemblea, con i segretari provinciali Rucci, Schioppa e Zerra, che hanno illustrato quanto emerso nell’incontro in Prefettura e annunciato i temi da portare in sede ministeriali, su tutti la necessità di tornare a fare unico fronte tra le situazioni della Silda e della New Trade.
Intanto dall’interno del capannone sono emerse le prime difficoltà, pare legata all’effettiva proprietà delle pelli e del materiale presente nei capannoni. Sono arrivati sul posto un socio di Daniele Di Battista, Gianluca Stizza, ed un legale, oltre agli avvocati dei sindacati. Dopo più di 7 ore l’ufficiale giudiziario è ancora dentro, e non si sa se potrà procedere all’esecuzione del sequestro conservativo.
A questa notizia è ripartito il tam tam tra i lavoratori, che sono tornati di corsa verso lo stabilimento per trascorrere in presidio quella che sarà un’altra lunga notte.
Foto – L’ufficiale giudiziario alla Silda
L’ufficiale giudiziario alla Silda