“Si vogliono nominare due dipendenti comunali? Bene, siamo sempre stati dichiaratamente d’accordo ma vogliamo che siano compatibili con il ruolo che viene loro assegnato e questo affinché non sia leso il rapporto controllato-controllore”. Massimo Desiati controreplica a Luciano Lapenna. Continua il botta e risposta tra il leader di Progetto per Vasto e il sindaco sul nuovo consiglio d’amministrazione della Pulchra, la società mista pubblico-privato che gestisce la raccolta differenziata in città. Il Comune, in qualità di socio di maggioranza (51%, mentre la società Sapi srl ha il 49%), ha nominato componenti del cda due dipendenti municipali: Alfonso Mercogliano, che ha assunto la carica di presidente della Pulchra, e Simona Di Mascio, nuovo consigliere d’amministrazione.
PpV, ritenendoli incompatibili col ruolo assegnato loro dal primo cittadino, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale.
“Ci facciamo meraviglia – torna ad attaccare Desiati – di come ancor prima di avere tra le mani il ricorso e, quindi, di poterlo leggere, il sindaco ne denigri i contenuti poiché altro non sarebbero che quisquilie formali.
Naturalmente, siamo di tutt’altro avviso. Crediamo che i cittadini, di questi tempi, siano poco interessati alle polemiche sterili ma come non ribattere alle elucubrazioni del Primo cittadino? Vale, pertanto, la pena ricordare che non l’amministrazione comunale, come egli dice, ha designato i rappresentanti del Comune in seno al C.d’A. della Pulchra Ambiente spa ma lui personalmente, con atto monocratico. Pertanto, a non applicare la legge dello Stato, le normative ed anche altre fonti di diritto messe in evidenza dal ricorso è proprio e solo lui.
Nulla quaestio, poi, sull’applicazione della spending review, ammesso che comportino un risparmio per il Comune: si vogliono nominare due dipendenti comunali? Bene, siamo sempre stati dichiaratamente d’accordo ma vogliamo che siano compatibili con il ruolo che viene loro assegnato e questo affinché non sia leso il rapporto controllato-controllore. Ma questo il sindaco lo sa perché, nel corso di un colloquio, da lui richiesto nel tentativo di evitare il ricorso e tenutosi nel pomeriggio di ieri, gli è stato ben ribadito; soprattutto per evitare che si potesse pensare che noi si sia interessati a qualche poltroncina.
Noi non cerchiamo il granello per inceppare il meccanismo di rinnovamento, vorremmo evitare ulteriori storture per consentire un esercizio finanziario che non lasci dubbi circa la correttezza di gestione. Desiati non ha altro da fare? Scusa, sindaco, faccio il consigliere comunale di opposizione non potendo fare altro, visto che le elezioni le hai vinte tu e perse la città”.